Il 23enne di Sesto Pusteria ha annunciato la scelta del tecnico australiano di ritirarsi al termine della stagione
di Marco Cangelli© Getty Images
Il 2025 del tennis è appena iniziato, ci sono davanti a noi almeno altri dodici mesi, eppure Jannik Sinner deve già far i conti con il futuro. L'annuncio dell'addio di Darren Cahill, deciso la carriera da allenatore per concentrarsi maggiormente sulla famiglia, ha aperto una "corsa alla successione" per gestire il 23enne di Sesto Pusteria che potrebbe risolversi soltanto nei prossimi mesi.
Se è vero che ci sono molti mesi davanti a noi, pullulano già le ipotesi sul "cambio della guardia" e quella più semplice riguarda un avvicendamento interno. Dopotutto Sinner è seguito anche da Simone Vagnozzi che in questi ultimi mesi si è occupato maggiormente dell'aspetto tecnico, tuttavia non va escluso che il 43enne di Ascoli Piceno possa diventare l'allenatore unico confermando un rapporto diventato sempre più intenso dopo l'addio a Riccardo Piatti.
Se l'azzurro dovesse propendere invece per la soluzione del doppio tecnico, probabilmente si punterà ancora una volta su un "super consulente" come Cahill e qui i nomi si sprecano con leggende della racchetta che sono stati accostati al bolzanino. Primo fra tutti John McEnroe con cui Sinner ha scherzato al termine dell'incontro con Tristan Schoolkate, pochi minuti prima di annunciare la separazione dal tecnico australiano.
McEnroe non ha mai nascosto di apprezzare Sinner tanto da difenderlo pubblicamente in merito al caso Clostebol, tuttavia pesa il suo carattere e le esperienze difficili da allenatore. "The Genius" ha seguito per qualche settimana Boris Becker all'inizio degli Anni Novanta e Milos Raonic nel 2016 oltre a svolgere per un anno il ruolo di capitano degli Stati Uniti in Coppa Davis. McEnroe ha sempre faticato a costruire un rapporto di fiducia con i giocatori di cui doveva occuparsi, preferendo puntare sul commento tecnico e allontanare le voci di un accordo per entrare nello staff di Sinner ai tempi di Piatti.
L'altro nome che sta infiammando i tifosi è quello di Ivan Ljubicic, ex tennista croato e già guida di Roger Federer nell'ultima fase della carriera. L'ex numero 3 al mondo ha portato "Re Roger" all'ultima vittoria a Wimbledon e al doppio successo negli Australian Open fra il 2017 e il 2018 allungando di fatto la carriera allo svizzero. Da quell'esperienza Ljubicic si è principalmente occupato di management seguendo anche Matteo Berrettini e non occupandosi più di allenare giocatori.
Rimanendo in casa Federer, un altro tecnico accostato a Sinner è Severin Lüthi, storico coach dell'elvetico e rimasto al fianco di Holger Rune a cavallo fra il 2023 e il 2024, tuttavia non va esclusa una terza via: il prolungamento del rapporto con Cahill. Se è vero che l'australiano avrebbe scelto di fermarsi al termine del 2025, nel tennis nulla è da escludere, nemmeno di vederlo in campo al fianco di Sinner anche nel 2026.