Ahmad Nassar, direttore esecutivo della Professional Tennis Players Association, si è schierato a sostegno dell'azzurro in vista del ricorso avanzato dalla WADA
di Marco CangelliSarà necessario attendere ancora qualche mese per scoprire quale sarà l'esito del ricorso avanzato dalla WADA nei confronti di Jannik Sinner, eppure il caso Clostebol fa già discutere fra le fila del tennis mondiale. A prendere le parti del numero 1 al mondo questa volta è stato Ahmad Nassar, direttore esecutivo della Professional Tennis Players (PTPA), associazione fondata durante il periodo della pandemia da Novak Djokovic.
Il dirigente statunitense ha scritto una lunga lettera nella quale ha attaccato l'Agenzia Mondiale Antidoping appoggiando Sinner e soprattutto facendo percepire come lo stesso Djokovic sia pronto ad aiutare il giovane collega. “Il sistema antidoping dovrebbe preoccuparsi di colpire i dopati. I dopati sono coloro che cercano di migliorare le proprie prestazioni tramite sostanze illegali, tuttavia queste e le soglie di test per i risultati positivi devono essere strutturate - ha spiegato Nasser - Tutto ciò non accade. Parliamo per lo più di quantità irrisorie, cose che in realtà non migliorano le prestazioni. Questo è l’inizio dell’ingiustizia per tutti”.
Il caso di Sinner potrebbe quindi diventare un precedente per altri atleti che in futuro potrebbero esser colpiti, ma soprattutto una mossa da parte della WADA per respingere le decisioni dell'ITIA e far pesare il proprio peso decisionale come sottolineato dallo stesso Nassar: "Sinner è coinvolto in una disputa politica/legale tra le due agenzie. E sta ancora aspettando da quasi un anno che ci sia un giudizio definitivo". Il numero uno "è stato messo in una situazione ingiusta. L'ITIA sostiene di aver seguito il suo processo e le sue regole. La WADA non è d’accordo e sente la necessità di respingere l'ITIA. Sfortunatamente, questo non è stato un risultato sorprendente per altre situazioni. Ciò non significa che siamo d’accordo con l’appello della WADA o con la decisione originale dell'ITIA".