Sinner troppo forte: Giron si inchina
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Jannik non fatica contro lo statunitense Marcos Giron, che cade in tre set: 6-3, 6-4, 6-2 il punteggio
Non sbaglia Jannik Sinner, che conquista per la quarta volta gli ottavi di finale negli Australian Open 2025 con relativa facilità. Nonostante qualche errore di strategia nel dritto, l'altoatesino e detentore del torneo domina contro Marcos Giron: lo statunitense tiene nei suoi turni di battuta, soffre a un piede nel finale e cade col punteggio di 6-3, 6-4, 6-2. Ottavi conquistati dunque per il numero uno del ranking Atp, che aspetta il suo rivale, uno tra Rune e Kecmanovic.
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Quarta volta negli ottavi di finale degli Australian Open per Jannik Sinner, che continua ad alzare pian piano il ritmo e l'intensità del suo gioco nello Slam che lo vede difendere il titolo. Il numero uno del seeding e del ranking Atp ha la meglio su Marcos Giron in tre set: 6-3, 6-4, 6-2 il punteggio in 2h01' di gioco. Si parte subito nel migliore dei modi per l'altoatesino, visto che Jannik vola sul 3-0: Giron reagisce col servizio e prova a mettere in difficoltà l'azzurro, che reagisce e vince 6-3.
Scambio pazzesco nel nono game per Sinner, che sa gestirsi nell'arco del match alzando e abbassando il ritmo a seconda dei momenti del gioco. Il leader del ranking sbaglia qualcosa di troppo nel dritto e deve ricorrere più di quanto vorrebbe alla seconda di servizio, ma riesce a gestire il rivale: è 6-4 nel secondo set contro un Giron che migliora nei suoi turni di battuta.
Decisamente più semplice il terzo e decisivo parziale, nonostante un momento-thrilling: Sinner passa infatti dal potenziale 3-0 al 2-2 dello statunitense. Giron però si spegne proprio sul più bello, chiedendo l'intervento del fisioterapista per un problema al piede e non riuscendo più a rispondere. Sinner è così agevolato, vista anche la sua netta superiorità, nel chiudere la sfida: 6-3, 6-4, 6-2 per l'azzurro, che chiude i giochi con un ace.
Jannik vola agli ottavi e aspetta il suo rivale, che arriverà dall'ultimo match di giornata tra Rune (13) e Kecmanovic.