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Sinner: "Ho pensato di smettere, io controllato più di altri. Sono successe cose che non mi aspettavo"

L'azzurro ha risposto anche alla Pellegrini: "Certe cose non le auguro a nessuno. Non c'è posto più bello che tornare a Roma"

29 Apr 2025 - 21:21

Il momento tanto atteso è finalmente arrivato per Jannik Sinner. Il prossimo 5 maggio si concluderà la squalifica per la positività al Clostebol e a quel punto l'altoatesino potrà tornare in campo davanti al suo pubblico, quello degli Internazionali d'Italia (esordio atteso per 10-11 maggio). Il 23enne di Sesto Pusteria si sta preparando, ma rientrando in una modalità diversa da quella vista sino agli Australian Open, ultimo torneo vinto dall'azzurro.

Intervistato dal Tg1, il numero uno al mondo non ha dimenticato affatto il difficile periodo passato a causa del caso Clostebol: "Non auguro a nessuno di passare da innocente una roba del genere, siamo in un mondo dove ognuno può dire quello che vuole - ha tuonato Jannik -. Non ho capito quello che è successo, non sapevo niente. Ho fatto fatica ad accettare questi tre mesi, perché nella mia testa non ho fatto niente. Ho vissuto un anno intero di difficoltà".

E ancora: "C'è stato un momento in cui ho pensato di lasciare. Mi ricordo che prima degli Australian Open quest'anno ero in un momento non felicissimo, ho detto 'c'è ancora quel caso di doping', e a fine anno ho detto 'ok, è passato quest'anno, vediamo l'anno prossimo com'è la situazione'. Arrivato in Australia non mi sentivo proprio a mio agio nel locker room, dove mangiavo e i giocatori mi guardavano in modo diverso. Non mi piaceva proprio, e lì ho detto, 'è pesante vivere il tennis in questo modo qua'. Io ero sempre uno che scherzava, che andava nel locker room, con questo e quell'altro scherzavo, non mi sono sentito a mio agio".

Successivamente Sinner ha risposto a chi pensa che ha avuto un trattamento diverso in virtù del personaggio che è: "Mi hanno controllato anche forse più degli altri, perché sono andato avanti quando dovevo finire, poi la Wada ha fatto il processo di nuovo - ha proseguito -. Ognuno ha gli stessi protocolli, ognuno quando è positivo ha lo stesso percorso da fare, non ce nessuno che ha dei trattamenti diversi. La fortuna che ho avuto è quella di avere persone intorno a me che mi hanno aiutato molto in quei momenti e che mi hanno creduto su quello che è successo. Parlo del mio team, delle persone che ho vicino, della famiglia. Le parole della Pellegrini? Ognuno è libero di dire quello che vuole, ognuno può giudicare, va bene. Per me è importante quello che è successo, ma soprattutto quello che ho passato, che è molto difficile. Non lo auguro veramente a nessuno di passare da innocente una roba del genere". Recentemente anche Serena Williams era stata dura nei confronti di Sinner: "A me avrebbero dato venti anni".

Sinner, che ha fatto riferimento anche a fatti accaduti fuori dal campo "Sono successe cose che non mi aspettavo", si è focalizzato sul prossimo impegno nella Capitale: "Sono molto contento di fare ritorno a Roma, non c'è posto più bello - ha proseguito in una intervista fiume -. Piano piano sto rientrando nel ritmo di allenamenti veri, con un obiettivo davanti. Mi sto allenando anche con dei giocatori forti, anche per vedere su che livello sto giocando. A volte va molto bene, a volte c'è un calo e non so perché. Sono sicuramente molto contento di rientrare in campo di partita. Mi manca la competizione. Nell'allenamento non hai la pressione, non hai la tensione a volte che hai in partita. Cahill lascia a fine anno? L'anno scorso mi ha detto che sarebbe stato il suo ultimo anno, è una sua scelta, abbiamo fatto tante cose e tanti risultati insieme, però ogni cosa bella ha una fine. Va bene così".

  

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