Il numero al mondo: "Quando vinco un torneo mi piace sedermi con la mia squadra e chi mi sta vicino". Berrettini: "Jannik è il più forte"
Jannik Sinner ha trionfato anche allo US Open continuando nel suo 2024 magico che lo ha fatto diventare numero uno al mondo dopo averlo iniziato con lo storico trionfo agli Australian Open. "Abbiamo festeggiato con le persone che mi stanno vicino, con il mio team e abbiamo dato vita al nostro rito che prevede hamburger, patatine fritte e via - le sue parole a Sky -. Questo mi fa capire che adesso inizia un momento di relax, è stato molto bello".
"Io un esempio? Mi fa un po' strano, perché sono ancora giovane - ha proseguito il numero 1 al mondo -. Il tennis è un po' particolare come sport, perché ti alleni con quelli che sono i tuoi avversari. Sicuramente come io ho guardato ad altri giocatori in passato, ora qualcuno guarda a me e fa piacere. Il complimento migliore? Me lo ha fatto Darren (Cahill, il suo allenatore, ndr) quando mi ha detto che i miei genitori sono le persone più orgogliose di me. Lui mi è stato molto vicino in questi mesi difficili, è padre e capisce bene. L'affetto dall'Italia lo sento sempre, a prescindere dall'ora in cui gioco. Anche nella finale contro Fritz ero consapevole di quanti mi stessero guardando dall'Italia, è un pensiero sempre molto bello. Guardando la pallina dello US Open? Ripenso a come sono partito, ai tanti dubbi che avevo nella testa, ora la guardo con altri occhi sicuramente, sono molto contento".
BERRETTINI: "SINNER E' SEMPRE IL FAVORITO, LUI E' IL PIU' FORTE DI TUTTI"
"Jannik è il leader di questo movimento, quando partecipa a un torneo è sempre il favorito. Tutti noi cerchiamo di seguirlo, da Musetti fino a Cobolli. È bello, emozionante e stimolante. Grazie a loro sono qui di nuovo perché quello che ho vissuto lo scorso anno mi ha dato l'energia per tornare". Lo ha detto Matteo Berrettini, tra i convocati per giocare la Coppa Davis nel girone che vedrà l'Italia campione in carica impegnata a Bologna, in una intervista rilasciata ai microfoni di Sky Sport all'indomani del trionfo di Sinner agli Us Open.
"A Wimbledon è stata una partita speciale perché ho sentito di essere di nuovo a quel livello, qualcosa che mi ero chiesto nei mesi difficili - ha aggiunto ricordando la sfida disputata a luglio contro il numero uno del ranking mondiale - Quella partita mi ha dato una grande spinta, dopo ho vinto due tornei. Vedere Jannik così in alto sorprende fino a un certo punto, la sua strada è sempre stata chiara. Adesso è il più forte di tutti. A Jannik ruberei la dedizione al lavoro e la capacità di voler migliorare sempre. È arrivato giovanissimo nell'élite del tennis e non si è mai fermato. Ascoltandolo è sempre orientato al futuro, questa è una capacità che hanno i grandissimi. Sto cercando di fare lo stesso, trovando stimoli importanti e la gioia nel migliorare".