Il numero uno del mondo è stato trovato positivo al Clostebol il 10 e 18 marzo 2024
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Jannik Sinner è risultato positivo a un controllo antidoping il 10 marzo 2024, durante il Masters 1000 di Indian Wells. Il secondo controllo positivo è del 18 marzo, dopo la semifinale persa nello stesso torneo contro Carlos Alcaraz. In entrambi i casi sono stati trovati livelli simili di Clostebol, con una concentrazione nelle urine nel primo caso di 86 picogrammi per millilitro, e nel secondo di 76 picogrammi per millilitro: cioè una concentrazione inferiore a 1 miliardesimo di grammo per litro. Secondo la versione fornita dalla difesa di Sinner, la rilevazione del Clostebol è derivata da una contaminazione avvenuta attraverso il suo fisioterapista, Giacomo Naldi: quest'ultimo avrebbe massaggiato Sinner nei giorni del torneo dopo aver usato il Trofodermin, un medicinale spray contenente Clostebol, per curare un taglio che si era procurato al mignolo della mano sinistra. La contaminazione durante i massaggi si spiegherebbe, perché Jannik ha una forma di dermatite sui piedi e sulla schiena che gli causa spesso piccoli tagli e ferite sulla pelle.
Il 4-5 aprile e il 17-20 aprile sono poi arrivate le due sospensioni provvisorie di Sinner, a cui Jannik ha fatto appello urgente immediato, rivolgendosi a un tribunale indipendente. In entrambi i casi Sinner ha ottenuto la revoca immediata delle due sospensioni e ha potuto continuare a giocare, in attesa di chiarire la sua posizione. Naldi aveva acquistato il Trofodermin a Bologna il 12 febbraio da Umberto Ferrara, l'allora preparatore atletico di Sinner. Naldi, inoltre, aveva dichiarato di aver usato il farmaco per la sua ferita ogni giorno, dal 5 al 13 marzo. Per il regolamento mondiale antidoping della Wada i tennisti sono responsabili della scelta del proprio personale medico, e non possono quindi giustificarsi per l`assunzione di una sostanza dopante dando semplicemente la colpa al proprio staff.
Il 20 agosto, poco prima degli Us Open vinti da Sinner, è arrivata la prima sentenza del tribunale sportivo, che ha assolto il numero 1 del mondo, spiegando che la concentrazione di clostebol trovata nelle sue urine è da definirsi "bassa". Per il tribunale Jannik non ha "alcuna colpa o negligenza" nell'assunzione del farmaco e l'assoluzione piena ha consentito a Sinner di evitare squalifiche. Sinner ha dovuto rinunciare soltanto a 400 punti in classifica (sottratto il punteggio di Indian Wells) e ha dovuto pagare una multa di 300mila euro. Sinner ha licenziato sia il preparatore atletico Umberto Ferrara che il fisioterapista Giacomo Naldi. La Wada, però, il 4 ottobre ha presentato il ricorso al Tas, riaprendo tutto. Oggi l'annuncio dell'accordo e i tre mesi di squalifica che finiranno ai primi di maggio.