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Sinner, parla l'esperto: "Buone possibilità per ottenere l'assoluzione anche al Tas"

L'avvocato Fontana: "Non mi aspettavo il ricorso Wada, da quello che leggevo sembrava chiara la buona fede di Sinner"

30 Set 2024 - 10:57
 © Getty Images

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"Se ci sono le prove che l'utilizzo del farmaco è stato fatto da un altro soggetto e che Sinner non sapeva niente e non ne poteva sapere niente, ci sono buone possibilità per ottenere l'assoluzione anche di fronte al Tas". Parola dell'avvocato Giovanni Fontana, che vanta una lunga esperienza nelle questioni giuridiche legate al doping, a Radio Anch'io Sport sul caso Clostebol e sull'appello della Wada contro l'assoluzione del tennista azzurro numero uno del mondo con la richiesta di squalifica da uno a due anni.

"Il problema delle norme anti-doping, quasi al pari della Santa Inquisizione, è che c'è un'inversione dell'onere probatorio. Una volta che si è trovati positivi, si è colpevoli fino a prova contraria. La prova deve essere data da Sinner". Questa la principale insidia cui va incontro il numero 1 del mondo davanti al Tas, secondo l'avvocato Fontana. Nelle urine di Sinner è stata rintracciata una quantità infinitesimale di Clostebol: "La quantità era infinitesimale e il miglioramento delle prestazioni è pari a zero. Il problema dell'anti-doping è che un anabolizzante rimane in circolo nel corpo per mesi e quindi non si può stabilire solo in base alla quantità l'uso che si è fatto dell'anabolizzante". L'avvocato ha ammesso di essere rimasto "un po' sorpreso" dal ricorso Wada. "Non me l'aspettavo, da quello che leggevo sembrava chiara la buona fede di Sinner. Comunque ci sta che la Wada possa fare appello, lo fa tante volte" ha concluso.

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