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Il 23enne di Sesto Pusteria dovrà raggiungere la finale dello Slam americano per raggiungere quel traguardo che solo i più grandi hanno superato
di Marco Cangelli© Getty Images
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La vittoria di Cincinnati ha cancellato tutti i fantasmi che vagavano attorno alle condizioni fisiche di Jannik Sinner. Il 23enne di Sesto Pusteria ha conquistato il terzo Masters 1000 della carriera portando a quindici i successi su diciannove finali disputate. Statistiche che rafforzano il numero 1 nella classifica ATP, messo in cassaforte indipendentemente dall'esito degli US Open, tuttavia lo Slam americano potrebbe consentire al tennista altoatesino di superare quota 10.000 punti nella graduatoria.
Un traguardo che lo condurrebbe nella storia di questo sport visto che soltanto in sette sono riusciti a centrare questo risultato e si tratta in qualsiasi caso di nomi di spessore come Novak Djokovic, Roger Federer, Rafa Nadal, Andy Murray, Pete Sampras, Daniil Medvedev e Andre Agassi. Per superare la prestigiosa soglia a Flushing Meadows servirà almeno arrivare in finale (1300 punti), un traguardo che Sinner non ha mai raggiunto sinora visto che non si è mai spinto oltre i quarti nel 2022. Prima del caso doping da cui è stato prosciolto, al bolzanino sarebbe bastata la semifinale in terra americana ma, per responsabilità oggettiva, gli sono stati tolti i punti (400) e il montepremi di Indian Wells dove ha fallito due test anti-doping per colpa di un farmaco usato dal suo fisioterapista. Sinner arriva all'ultimo Slam della stagione con 9360 punti e ne dovrà scartare solo 180 frutto degli ottavi della passata edizione.
Quella soglia rappresenterebbe anche un'ancora di salvezza per mantenere la vetta nella Race 2024, la classifica che prende in considerazione i punti raccolti nell'anno solare e che conta per la qualificazione alle ATP Finals in programma a Torino dal 14 al 21 novembre prossimi. Sinner è già certo di partecipare al torneo, tuttavia per presentarsi al comando servirà conquistare la finale ed evitare il sorpasso da parte di Carlos Alcaraz e Alexander Zverev.