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Dalla Francia alla Spagna sino all'Inghilterra e alla Germania: così il mondo celebra la vittoria di Jannik agli Us Open
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Il mondo celebra il successo di Jannik Sinner. "Implacabile" è il titolo dell'Equipe, che sottolinea: "Arrivato a New York dopo il caso doping, ha conquistato il secondo titolo dello Slam e fatto doppietta Australian Open-Us Open. Il numero 1 del mondo si afferma come miglior giocatore del mondo sul veloce". E ancora, sulle proprie pagine web: "Sinner è un Djokovic 2.0". The Athletic, La celebre sezione sportiva a pagamento del New York Times, analizza le chiavi del successo di Sinner evidenziando gli aggiustamenti del numero uno nella posizione di risposta e la limitata varietà nel gioco di Fritz.
In Inghilterra Sky Sport si domanda quanti Slam vincerà in carriera Sinner e la risposta è affidata a Martina Navratilova: "Se la salute li assisterà, lui e Alcaraz possono andare in doppia cifra". "Sinner strapazza il sogno americano" titola il Guardian, che sottolinea come Jannik sia il primo italiano a imporsi a Flushing Meadows, peraltro "in casa" del suo avversario Fritz. Sul Times si sottolinea come Sinner abbia zittito tutte le voci dopo il caso doping focalizzandosi solo sul risultato.
In Germania Kicker sottolinea il modo in cui Sinner ha dominato la finale contro Fritz, ponendo l'accento su un colpo in particolare: il rovescio, a cui è dedicato addirittura un approfondimento. Anche la Spagna 'di Alcaraz' deve arrendersi all'evidenza ed esaltare il numero uno al mondo. Marca: "Sinner eguaglia il doblete di Alcaraz negli Slam". E ancora: Sinner conferma il ricambio generazionale scrive Marca: a 23 anni Jannik si prende l'Us Open che un anno fa vinse il 36enne Djokovic.
MUndo Deportivo: "Jannik colossale: conquista il suo secondo Slam in carriera". El Pais celebra Sinner ricordando che il numero 1 del mondo ha conquistato il sesto titolo dell'anno, pareggiando i conti con Alcaraz: due Slam stagionali a testa: "Jannik Sinner como el principio y el final". Il cambio della guardia nel tennis maschile è anche il titolo del commento dell'australiano "The Age" a firma della ex tennista Jelena Dokic.