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Tennis, Bertolucci: "Sinner può puntare al Grande Slam, pochi avversari all'altezza"

L'ex tennista azzurro: "E' un fenomeno in campo ma pure fuori: dobbiamo godercelo"

27 Gen 2025 - 09:25
 © Getty Images

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Chi può fermare Jannik? All'indomani del successo di Sinner agli Australian Open (terzo Slam dell'azzurro nell'arco di dodici mesi), la domanda è più che lecita. Il numero uno al mondo, vittoria dopo vittoria, può legittimamente puntare al Grande Slam: sul cemento ha dato prova di non avere rivali, il Roland Garros e Wimbledon diventano ora i grandi obiettivi stagionali: la terra rossa francese e l'erba inglese per un'impresa che non pare certo fantascienza. Ne è convinto, tra i tanti, pure Paolo Bertolucci, uno dei "Quattro Moschettieri" della squadra che regalò la prima Davis all'Italia nel 1976 ed ex e capitano della nazionale, ospite stamani di Radio Anch'io Sport su Rai Radio 1: "Potrebbe essere un anno su cui puntare. Prima, quando c'era Nadal, Parigi era un tabù per tutti, bisognava pensare agli altri tre tornei e il Grande Slam era impossibile. Ora non c'è più un Nadal, ci sono buoni giocatori come Alcaraz e Zverev, ma gli altri non possono pensare di impensierire Sinner. In linea di massima, a parte Alcaraz, non vedo un giocatore che lo possa battere sulla terra battuta. Poi sull'erba ha già dimostrato di essere ampiamente competitivo, a New York ha già vinto. Il Grande Slam è difficilissimo, solo Djokovic ci è andato vicino. Prima che qualche giovane possa arrivare a dargli fastidio, sarebbe ideale cogliere questo momento dove non ci sono troppi avversari all'altezza, al massimo uno o due. Bisogna godercelo e capire la fortuna che abbiamo nel poterlo seguire e tifare. Sinner è un fenomeno in campo e chiunque lo può notare, ma lo è anche fuori dal campo. Ogni tanto, quando lo vedo, lo tocco e gli dico ma sei vero o sei un ufo?". 

I voti di Bertolucci a Sinner, il meno alto è il 6,5 al gioco a rete: "Il 6,5 è rapportato al fatto che sia numero 1 al mondo. Un pelo nell'uovo bisogna trovarlo per forza. E poi il gioco di volo è quello meno curato e meno seguito. Ha pensato prima a crearsi una base fenomenale sui colpi di rimbalzo. Poi ha inserito un grande lavoro fisico: era un po' indietro e ora negli ultimi due anni ha fatto un grande balzo. Rimane un po' indietro il gioco al volo, ma bisogna considerare che su 100 colpi, quelli al volo saranno 3-4. Ma anche lì è migliorato, come posizione ed esecuzione dei colpi. Tra un paio d'anni arriveremo a un 8,5-9 come voto anche in questo fondamentale", ha aggiunto. Voto 10 alla risposta: "Non a caso si parla di Sinner come erede di Djokovic. Sicuramente dove è più vicino al fenomeno serbo è la risposta al servizio, sempre curata ma non eccessivamente attenzionata fino a poco tempo. Poi si è capito che la risposta al servizio è la prima carta che può giocarsi il ribattitore, è diventato un colpo importantissimo. Si vede come Sinner riesca a tenere a bada i grandi battitori con grande naturalezza".

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