A causa del coronavirus e delle restrizioni, sono in dubbio anche gli US Open
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Slitta ancora la ripresa del tennis professionistico. A causa della pandemia di coronavirus, gli organizzatori sono stati costretti a cancellare il torneo di Washington, in programma dal 14 agosto. A questo punto, la stagione potrebbe riprendere il 22 agosto con il Masters 1000 di Cincinnati, antipasto per gli US Open, in programma dal 31 agosto. Il condizionale è d'obbligo, visto che il Covid-19 non dà tregua agli Stati Uniti e anche il secondo Slam della stagione è a rischio.
Da una parte il Covid-19, dall'altra le pesanti restrizioni di viaggio per i giocatori provenienti dall’Europa che dovrebbero raggiungere gli Stati Uniti. Si aggirano nubi davvero nere sulla ripresa del tennis negli Stati Uniti e questo punto anche sugli US Open. Gli organizzatori del Major a stelle e strisce continuano a ostentare ottimismo ma è chiaro che se anche l'evento si disputasse molti giocatori europei e non solo potrebbero decidere di non partire per gli Usa con il rischio di essere sottoposti a quarantena al ritorno in Europa, impedendo loro la partecipazione ai tornei sulla terra battuta di Madrid, Roma e Roland Garros.
Se i tornei americani venissero cancellati, la stagione maschile ripartirebbe dalla terra rossa di Kitzbühel, in Austria, l'8 settembre, come preparazione al Roland Garros del 27 settembre.