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COPPA DAVIS

Tennis, Coppa Davis: Fognini e Mager portano l'Italia sul 2-0 contro la Corea del Sud

Entrambi gli azzurri vincono in due set, rispettivamente contro Duckhee Lee e Ji Sung Nam

06 Mar 2020 - 22:22
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L'Italia si porta sul 2-0 nei confronti della Corea del Sud dopo i due singolari del venerdì di Coppa Davis a Cagliari. Fabio Fognini batte senza particolari problemi il determinato Duckhee Lee, che cade in due set con il punteggio di 6-0, 6-3. Più complicato il compito di Gianluca Mager, costretto a un'ora e 36 minuti di battaglia da Ji Sung Nam: la prima partita in assoluto dell'emergente sanremese nella competizione finisce 6-3, 7-5.

Porte chiuse, niente tifo, spettacolo per pochi eletti. Per essere tra le 18 che si giocheranno la Coppa Davis 2020 nel caldo pubblico di Madrid occorre passare dal freddo silenzio di Cagliari. Italia-Corea del Sud si disputa in un clima surreale. A partire dai convenevoli tra i tennisti, che si salutano con il pugno chiuso al posto della stretta di mano: l'emergenza Coronavirus produce anche questi effetti. Nel primo match della giornata, Fabio Fognini fa il suo dovere contro Duckhee Lee, regolando l'avversario in un'ora e quattro minuti con il punteggio di 6-0, 6-3. Troppa la differenza tra il ligure e l'asiatico, numero 251 Atp, mai tra i primi 130 del mondo. Con una particolarità: il sudcoreano è sordo dalla nascita, e giocarsi un match contro un ex top ten come Fognini la dice lunga sulla sua determinazione. Sul campo è un'altra storia e Fognini, dopo aver rimontato dallo 0-30 nel primo game, dimostra di trovarsi a suo agio sulla terra battuta sarda, ottenendo anche con fortuna il break del 3-0 grazie a due nastri favorevoli. Lee ha una sola palla-break in tutto il set (nell'ultimo game) ma Fognini la salva con comodità e dopo 25 minuti rifila il bagel all'asiatico.

Più combattuto il secondo parziale, con Lee che nel quarto game va sul 40-0 sul servizio di Fognini: il ligure mette a posto la battuta (aveva regalato due doppi falli) e si porta avanti ai vantaggi, prima di concedere altri tre punti consecutivi all'avversario, che così pareggia 2-2. È l'unico passaggio a vuoto di una gara dominata: arriva subito un controbreak a zero, consolidato per il 4-2. Sciupate altre due palle-break, Fognini va sul 5-3 e poi, alla seconda chance, conquista l'ultimo game sul servizio avversario (6-3), chiudendo un dominio fatto di 18 vincenti a quattro, del 75% di punti vinti con la prima e del 61% con la seconda.

Tempo qualche minuto, e le nuvole passano dalle minacce ai fatti: la pioggia si abbatte su Cagliari e rinvia di due ore il match tra Gianluca Mager e Ji Sung Nam. Dopo la sosta forzata, l'azzurro, numero 79 Atp, si prende d'autorità il primo set strappando il servizio all'avversario già nel terzo game, per poi condurre saldamente senza rischiare nessun controbreak. È anzi Mager a vincere l'ultimo turno di risposta del primo parziale tenendo l'avversario a 30. Notevole la solidità dell'azzurro, che malgrado stenti con le prime in campo (solo il 45%) riesce comunque a vincere il 100% di punti quando queste ultime entrano. Ottimo anche il livello in risposta: 44% di punti vinti contro la prima del sudcoreano.

Ben più complesso il secondo set, che dura oltre un'ora e dimostra la solidità mentale del sanremese esploso nell'Atp 500 di Rio de Janeiro e chiamato in extremis da Corrado Barazzutti a sostituire l'acciaccato Lorenzo Sonego. Il primo game, dopo 12 punti di battaglia, va infatti a Nam che strappa subito il break al ligure. Mager è quindi costretto a inseguire per buona parte del set, trovando il cruciale controbreak sul 4-4 dopo che l'avversario gli aveva rintuzzato ben cinque palle break. L'equilibrio rimane, ma con il passare dei minuti la stanchezza inizia a farsi sentire per il coreano, che rimane aggrappato al match in un dodicesimo game a sua volta eterno e reso ancora più epico dall'eco che si sente al Tennis Club Cagliari a ogni urlo dei due avversari. Servono quindi ben quattro match point, ma Mager vince la battaglia. E per l'Italia il cammino verso Madrid si mette già nel migliore dei modi.

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