Il serbo tuona da Brisbane: "C'è poca trasparenza e troppa incoerenza con i protocolli"
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"Conosco Jannik da quando era molto giovane e non mi sembra uno che farebbe certe cose, ma sono davvero frustrato, come la maggior parte degli altri giocatori, nel vedere che siamo stati tenuti all’oscuro per cinque mesi da quando ha ricevuto quella notizia. Non è una bella pubblicità per il nostro sport”. Fanno rumore le parole di Novak Djokovic da Brisbane sul caso Sinner. "Nick (Kyrgios) è stato molto esplicito su alcune questioni, in particolare sul caso doping che ha coinvolto Jannik e ha toccato alcuni punti giusti quando si tratta di trasparenza e incoerenza con i protocolli e con i confronti caso per caso", ha detto il serbo in un'intervista a Eurosport.
"Abbiamo avuto molti giocatori in passato, e anche attualmente, che sono sospesi senza nemmeno essere stati nemmeno sottoposti ai test antidoping, ma solo per averli saltati e per non aver comunicato dove si trovavano - ha proseguito il serbo - Altri giocatori di livello inferiore sono invece ancora in attesa, da oltre un anno, che il loro caso venga risolto. Il punto è questo, non se Sinner abbia assunto la sostanza proibita intenzionalmente o meno”.