Williams è stata costretta a ritirarsi anche a Cincinnati. "Sono davvero dispiaciuta" ha commentato
Dopo il ritiro nella finale di Rogers Cup di domenica, Serena Williams ha dovuto alzare bandiera bianca anche a Cincinnati e, a due settimane dal via degli US Open, la sua presenza a questo punto è a serio rischio. Nella lunga corsa al 24° titolo dello Slam, l'avversario più ostico da battere per l'ex numero 1 al mondo sembra proprio essere il suo fisico, in particolare la schiena. "Dopo aver provato ero ancora fiduciosa - ha spiegato in un comunicato - Ma purtroppo la mia schiena non è ancora a posto".
Sembrano essere i problemi fisici l'avversario più tosto di Serena, che dal 2017 cerca invano di il titolo numero 24 dello Slam, impresa che le consentirebbe di eguagliare il
record dell'australiana Margaret Court. Nel 2019, per colpa di ginocchia e schiena, la campionessa americana ha dato forfait o è stata costretta al ritiro in ben 5 tornei. "Sono davvero dispiaciuta perché è uno dei tornei che amo di più - ha commentato l'attuale numero 8 del mondo - Sono venuta a Mason domenica e ho provato di tutto per essere pronta a scendere in campo. Dopo aver provato ero ancora fiduciosa, ma purtroppo la mia schiena non è ancora a posto. Voglio ringraziare il direttore del torneo Andrea Silva e la Wta per avermi dato ogni opportunità di giocare e voglio ringraziare tutti i fan di Cincinnati per il loro sostegno".
US OPEN: ANCHE DEL POTRO ALZA BANDIERA BIANCA
Un altro che ha un grande credito con la fortuna è Juan Martin Del Potro, che si aggiudica per distacco l'Oscar della sfortuna. L'argentino, vincitore degli US Open nel 2009 e finalista lo scorso anno, non parteciperà al torneo di Flushing Meadows a New York che iniziera' il 26 agosto prossimo. Lo hanno annunciato gli organizzatori. Del Potro ha subito un intervento al ginocchio destro dopo essersi infortunato lo scorso a giugno al Queen's.