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Matteo si riprende dopo un medical timeout e regola Giron, il toscano si regala Tsitsipas. Grandissima impresa del tennista ligure contro Nole
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Per la terza volta, Novak Djokovic saluta un Masters 1000 nel suo primo match. Madrid ci regala infatti la grande impresa di Matteo Arnaldi che, com'era successo due anni fa, elimina la testa di serie numero 4 del seeding. Punteggio di 6-3, 6-4 per l'azzurro, che sfiderà Dzumhur. Avanzano anche Musetti (10) e Berrettini (30): il toscano batte Etcheverry (7-6, 6-2), il romano risorge contro Giron (6-7, 7-6, 6-1). Out Sonego, sconfitto da de Minaur (6).
Jannik Sinner si prepara a tornare e a farlo da numero uno al mondo, ma il tennis italiano vive una grandissima giornata nel Masters 1000 di Madrid. Matteo Arnaldi disputa un match strepitoso ed elimina Novak Djokovic (4) dal torneo, approfittando delle condizioni non perfette del serbo (terza eliminazione nel primo match di un Masters, per Nole): punteggio di 6-3, 6-4 a favore dell'italiano. Il match inizia subito nel migliore dei modi per il ligure, contro il suo idolo: Djokovic concede subito un break e va in svantaggio sul 2-0, salvo poi reagire e pareggiare sul 3-3. Sembra il preludio alla rimonta di Nole, invece il rivale è molto falloso e gli concede addirittura tre giochi consecutivi: 6-3 per l'azzurro, che fa suo il primo set proprio con un doppio fallo di Djokovic. Nel secondo parziale c'è la reazione d'orgoglio del serbo, che tiene il vantaggio fino al 3-2, prima del pari e del contro-sorpasso. Arnaldi vola sul 5-3 con una perentoria rimonta e tre giochi consecutivi, non riesce a strappare il servizio al rivale e chiude sul proprio turno di battuta: 6-3, 6-4 e qualificazione ai 16mi contro Dzumhur. Il bosniaco ha infatti avuto la meglio su Baez (32): 1-6, 6-1, 6-2 il punteggio.
Avanza e passa il turno anche Lorenzo Musetti, al suo esordio da testa di serie numero 10 del Madrid Open: 7-6, 6-2 su Etcheverry. Prestazione convincente per il toscano, che tornava a giocare dopo l'infortunio al quadricipite che gli era costato il titolo a Montecarlo e un durissimo ko contro Alcaraz. Subito avanti sul 3-1, Lorenzo subiva però il controbreak del rivale e non riusciva più a mantenere il vantaggio. Si arrivava così al tiebreak, vinto 7-3 con quattro punti consecutivi dalla testa di serie azzurra. Nel secondo set, invece, Musetti rasentava la perfezione con una prestazione strepitosa e solo quattro punti persi con la sua prima di servizio. Decisivo il break nel quinto gioco, concluso con un lob dopo aver chiamato il rivale a rete: da qui in poi, quattro giochi per consecutivi per chiudere sul 6-2 e volare ai 16mi. Il suo sfidante sarà Stefanos Tsitsipas (17), reduce dalla battaglia con Struff e dalla vittoria in rimonta nel terzo set (3-6, 6-4, 6-3). Nulla da fare invece per Lorenzo Sonego, sconfitto nettamente da Alex de Minaur (6): 6-2, 6-3 per l'australiano. Quest'ultimo sfiderà Shapovalov.
Nella sua prima volta a Madrid da quella finale persa contro Zverev quattro anni fa, invece, Matteo Berrettini vive un match sull'ottovolante. Il romano sconfigge Giron dopo essersi fatto annullare tre set point nel primo set, ma lo fa soffrendo per un problema fisico nella regione dell'addome: 6-7, 7-6, 6-1 il punteggio. Il primo set viene vissuto sul filo dell'equilibrio fino al 4-4, a suon di risposte e controrisposte al servizio. Berrettini allunga e avrebbe tre set point, ma li spreca tutti e rimette in gioco Giron, che lo porta al tiebreak. Qui lo statunitense sfrutta il calo mentale del rivale e vince 7-3, portandosi a casa nel primo parziale. Nel secondo set uno stanchissimo Berrettini ribalta la situazione, annullando due match point a un rivale che sembra soffrire la pressione. Si arriva anche qui al tiebreak dopo un ultimo game al cardiopalma e Berrettini, portatosi sul 6-4, si fa annullare altri due set point. L'azzurro però trova energie insperate e pareggia i conti vincendo 8-6. Emergono però dei problemi fisici per il tennista romano, che dichiara di soffrire per un problema muscolare nella regione dell'addome e del costato, soprattutto in fase di servizio. Dopo il timeout medico, però, Berrettini trova energie insperate e Giron si spegne completamente. Errori su errori dello statunitense, che scivola sul 5-0 e vince un solo game. Sul suo servizio, Berrettini rimonta dallo 0-30 e chiude il match: 6-7, 7-6, 6-1 per regalarsi la sfida contro Draper (5), vincente su Griekspoor (6-3, 6-4). Resta da capire, però, in quali condizioni l'azzurro si presenterà nei 16mi: nell'ultimo set, non ha forzato il servizio per evitare di sovraccaricare i muscoli.
Termina con un ritiro nel secondo set, dopo aver chiamato a sua volta l'intervento dei medici, l'avventura a Madrid di Luciano Darderi. L'azzurro, che aveva perso il primo set contro Tiafoe (16), si arrende per un problema fisico dopo aver riscontrato varie difficoltà nel secondo parziale: 7-5, 3-1 il punteggio prima del walkover. Lo statunitense sfiderà ora Alexandre Muller, che ha eliminato il connazionale Humbert (21): 6-2, 6-7, 7-6 il punteggio.
ARNALDI: "ALL'INIZIO HO SOLO CERCATO DI NON FARMELA SOTTO"
"Nole è sempre stato il mio idolo, ero contento già solo di affrontarlo. Mi ero allenato con lui solo una volta, so che non è al meglio e oggi l'ho battuto. Ho dovuto giocare il mio miglior tennis per vincere, non so davvero cosa dire". Così un emozionato Matteo Arnaldi commenta ai microfoni dell'Atp la vittoria contro Novak Djokovic al torneo Atp Masters 1000 di Madrid. "All'inizio ho cercato solo di non farmela sotto - ha scherzato - ho cercato di tenere lo scambio e farlo sbagliare. Poi una volta iniziata la partita mi sono sentito meglio, mi sono calmato". "Sono contento di essere andato subito avanti, non so neanche io come ho fatto a restare così freddo. Da quando ho 10 anni che cerco di imitarlo e oggi è andato davvero tutto perfetto", ha detto Arnaldi. "È incredibile essere qui, non avevo mai giocato su questo campo. Ero molto teso, ma ho cercato di dare tutto. Alla fine è successo, sono molto contento", ha concluso.