Non accadeva dal 1978, dai tempi di Panatta e Barazzutti. Fuori Cecchinato
Parla sempre più italiano il Masters 1000 di Montecarlo. Fabio Fognini e Lorenzo Sonego hanno strappato il pass per i quarti di finale, battendo rispettivamente il numero 3 al mondo Alexander Zverev (7-6, 6-1) e il britannico Cameron Norrie (6-2, 7-5). Da queste parti due azzurri così avanti nel tabellone non si vedevano dal 1978, dai tempi di Panatta e Barazzurri. Eliminato Cecchinato, che ha perso la battaglia con Guido Pella (6-4, 4-6, 6-4).
Non c'è stato l'en-plein, ma comunque è grande Italia a Montecarlo, grazie a Sonego e Fognini. Il 23enne piemontese, ormai certo di entrare tra i primi 70 al mondo per la prima volta in carriera, dopo essersi imposto nel derby contro Seppi ed aver eliminato il russo Karen Khachanov, numero 12 del ranking mondiale e ottava testa di serie del torneo (primo top-20 battuto in carriera), ha confermato il suo stato di grazie facendo fuori in un'ora e 24' Norrie, che prima di questo torneo non aveva mai vinto una partita in un Masters 1000. Ora sulla sua strada c'è il serbo Dusan Lajovic, numero 48 Atp, che a sorpresa ha eliminato con un doppio 6-3 l’austriaco Dominic Thiem, la testa di serie numero 4.
La grande impresa di giornata, però, è targata Fognini, semifinalista nel Principato nel 2013. Il 31enne ligure ha avuto la meglio in un'ora e mezza di Zverec, semifinalista della passata edizione. Match combattuto solo nel primo set (8-6 al tie-break), poi Fabio è salito in cattedra e il tedesco è uscito dal match come testimonia il 6-1 del secondo parziale.
Si mangia le mani, invece, Cecchinato che ha lottato per due ore e un quarto, ma alla fine si è dovuto arrendere all'argentino Pella: 6-4, 4-6, 6-4 il punteggio finale.