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Tennis: orari, ritiri e calcoli di classifica, piovono critiche sulla nuova Coppa Davis

La rivoluzione non convince i protagonisti. Bertolucci: "Ridicolo far giocare atleti all'1:30"

21 Nov 2019 - 09:48
 © Getty Images

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L'Italia si lecca le ferite per la buia (non fosse altro per l'orario in cui è terminata, le 4:20) eliminazione dalla Coppa Davis ma non sono solo gli azzurri a esprimere perplessità per il nuovo format della competizione, che da quest'anno prevede singoli e doppio nella stessa giornata, seppur su partite di tre set. Una sorta di Mondiale in un'unica location, Madrid per il 2019, con gironi che portano a calcoli di classifica e ritiri che puzzano di strategico.

Paolo Bertolucci è stato tra i più critici nella nottata che ha portato all'ormai ininfluente sconfitta di Fognini-Bolelli contro Querrey-Sock, due tweet al veleno: "Hanno massacrato una competizione che necessitava solo di correzioni. In quale competizione sportiva si mettono in campo gli atleti all’1:30 di mattina? Ridicolo, irrispettoso e pericoloso!". I tennisti sono costretti ad orari impossibili perché, oltre alle partite, bisogna considerare il peso del tempo dedicato ai media, della fisioterapia, delle procedure antidoping.

Gli orari sono sicuramente il problema maggiore, Fognini stesso su Instagram si è lamentato di aver chiuso alle quattro del mattino: accorciare le partite tagliando due set non è abbastanza se poi bisogna giocare i due singoli e il doppio nella stessa giornata. Oltre all'imprevedibilità del tie break, c'è da preservare la forma fisica di atleti che sono pur sempre al termine di una stagione agonistica intensa (e c'è chi aveva nelle gambe ancora le ATP Finals, come Berrettini).

Questo, unito all'organizzazione in sei gironi da tre squadre (promosse ai quarti di finale le prime e le migliori seconde), porta a calcoli di classifica, come successo nel caso del Canada (che con la scusa dei "giocatori indisponibili" ha dato forfait nel doppio contro gli Usa per non arrivare a giocare a notte fonda) o dell'Australia già qualificata, che ha abbandonato il match dopo un game per l'infortunio di Peers. Ritiri duramente criticati da Murray e Djokovic.

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