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La 28enne toscana ha parlato dei propri obiettivi dopo la vittoria nel WTA 1000 di Dubai
di Marco Cangelli© Getty Images
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Jasmine Paolini ha appena conquistato il WTA 1000 della carriera a Dubai, eppure l'obiettivo sembra già essere un altro. La 28enne lucchese sta guardando con grande attenzione alle Olimpiadi Estive di Parigi 2024 dove è consapevole di poter fare bene, tanto da puntare a un'eventuale medaglia nel doppio. Dopotutto il successo ottenuto a Lienz in compagnia di Sara Errani ha fatto capire come l'azzurra sia fra le papabili per il podio a cinque cerchi, tanto che sognare non costa nulla.
"Renzo (Furlan, NdR) mi ha sempre consigliato di giocare il doppio per migliorare in risposta, volée, servizio, ma non riuscivo a farlo con continuità. Poi è arrivata Sara, che con la sua esperienza mi sta aiutando tanto. Alla fine è andata così bene che proveremo a qualificarci per i Giochi di Parigi - ha spiegato Paolini in un'intervista a La Gazzetta dello Sport nella quale ha dato disponibilità per il doppio misto -. Qualcuno si farà avanti, spero!”.
Il punto più alto della carriera raggiunto in quel di Dubai non è comunque frutto di qualcosa di estemporaneo, quanto piuttosto di un percorso lungo che l'ha premiata proprio nel momento migliore del tennis italiano: "E’ stato un percorso lungo ma costante di consapevolezza. Ho avuto bisogno del mio tempo perché dovevo toccare con mano il livello che potevo valere. Non bastava sentirmelo dire. Poi, piano piano, ho iniziato a vedere che tutti i mattoncini messi insieme stavano diventando una bella costruzione - ha sottolineato Paolini -. Ci è voluto tanto valoro, non è sempre stato così. Ho imparato a pensare un punto per volta, senza esaltarmi né buttarmi giù. Quella di Dubai e una settimana in cui ho giocato bene, senza pensare al risultato. E ha funzionato“.
Complice il no da parte del collega Jannik Sinner, alla numero uno della racchetta tricolore non poteva mancare la domanda sul Festival di Sanremo e su una sua eventuale reazione nel caso le fosse arrivato un invito da Amadeus: "Avrei dovuto trovarmi nella situazione. Se si riferisce alla scelta di Sinner, trovo giusto che ognuno faccia quello che si sente e segua il proprio percorso. Non c’è nulla di male ad andare, come a non andare. Di sicuro mi sono divertita a seguire il Festival, negli ultimi anni è più bello. La canzone che mi è rimasta in testa? Tuta Gold di Mahmood“.