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Tennis, Roland Garros: Nole Djokovic rimonta Cerundolo e vince un'altra maratona

Nole si fa male alla gamba destra e rischia grosso nel quarto set, ma risorge dagli inferi: doppio set vinto e successo dopo 4h39' di gioco. Out Medvedev

04 Giu 2024 - 08:47
 © Getty Images

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Novak Djokovic mette in scena un autentico show contro Cerundolo (23) e lo supera al quinto set, dopo 4h39' di gioco e una partita epica. Il serbo sembrava in pieno controllo dopo il primo parziale, salvo poi infortunarsi alla gamba destra, perdere i due set seguenti e permettere a Cerundolo di volare sul 4-2 nel quarto set prima di spegnersi. La spunta Nole col punteggio di 6-1, 5-7, 3-6, 7-5, 6-3. Sinner, che sembrava a un passo dal numero uno del ranking (sarebbe stato certo con l'eliminazione di Djokovic, ndr), deve ancora attendere. Eliminazione per Medvedev (5): de Minaur lo batte in quattro set. 

Giù verso gli inferi e poi su, verso i quarti di finale. Novak Djokovic mette in scena una prestazione pazzesca negli ottavi di finale del Roland Garros e, com'era successo contro Lorenzo Musetti, risorge dalle sue ceneri (e da un problema al ginocchio) per spuntarla nel quinto set: 6-1, 5-7, 3-6, 7-5, 6-3 il punteggio che manda ko Francisco Cerundolo (23). Il primo set è a senso unico, perché l'argentino risponde solo sull'1-1 e Nole domina. Il serbo sfrutta un servizio magistrale ed è implacabile sia nella varietà del gioco che nella potenza dei suoi colpi. Nascono così i quattro game consecutivi vinti da Djokovic, che si ritrova ad avere le prime palle-set: Cerundolo riesce a portare il game ai vantaggi, ma cede sul 6-1 dopo 42' di gioco. Nel secondo parziale la testa di serie numero 23 al mondo lotta maggiormente, poi si ritrova a beneficiare di uno sfortunato episodio: Djokovic scivola sulla terra rossa dello Chatrier e si infortuna al ginocchio, risultando subito sofferente. Da qui in poi il serbo si innervosisce, lamentandosi col giudice arbitro e col giudice di linea per varie chiamate e per la gestione del campo, che può essere trattato e pulito solo tra un set e l'altro (nonostante le sue richieste). Ne approfitta Cerundolo che, nonostante una certa discontinuità nei suoi colpi, alza il livello e vince il secondo set sul 7-5 (dopo 1h16'). Il terzo parziale è quello che porta Nole ad abdicare, prostrato dal nervosismo e dal dolore. L'argentino vola subito sul 3-0 e, nonostante qualche errore di troppo, domina nei vincenti (14 a 5) e nel punteggio: il numero uno del seeding lotta come un leone, ma si arrende sul 6-3 in prossimità delle tre ore di gioco. 

Qui c'è un momento di riflessione di Djokovic, molto dolorante al ginocchio e alla gamba destra, che sembra riflettere sul ritiro: vince l'orgoglio e si prosegue, col serbo che prende un antidolorifico. Nonostante questo aiuto Djokovic gioca su una gamba sola, faticando molto in risposta e nei recuperi da fondo campo, al punto da perdere il servizio sul 3-2 e concedere il break a Cerundolo. L'argentino vola sul 4-2, ma proprio nel suo momento peggiore il serbo trova energie insperate, che mandano in tilt l'avversario: Djokovic alza la pressione, pareggia sul 4-4 e va in vantaggio con un tifo da stadio. Cerundolo gli annulla tre set point e porta la sfida a ridosso del tiebreak, poi commette degli errori (al servizio e non), che gli sono fatali: un paio di colpi lunghi e l'imprecisione al servizio, dove non entra mai la prima, gli costano il 7-5 che rimette tutto in parità. Nel quinto set Djokovic sembra non sentire più il dolore e domina il gioco, nonostante una caduta sul 2-1. Cerundolo riesce a rimontare fino al 3-3, ma perde la sua occasione: dal 40-0 in suo favore, si passa al game vinto da Djokovic (5-3). Si tratta della fine dei giochi, perché un errore in risposta del sudamericano manda Nole ai quarti: 6-3 nel quinto set e vittoria in 4h39' di gioco. 

Vengono rimandati, dunque, i discorsi sul numero uno al mondo per Jannik Sinner: la 370a vittoria nel Grande Slam di Djokovic prolunga il suo primato ancora per qualche giorno. La giornata odierna sancisce invece l'eliminazione di Daniil Medvedev (5), che saluta il Roland Garros agli ottavi: Alex de Minaur (11) lo elimina dopo 2h49' col punteggio di 4-6, 6-2, 6-1, 6-3. Si ferma dunque la corsa di uno dei favoriti, che consegna i primi quarti di finale australiani dal 2004 (Hewitt) al suo sfidante. Dopo aver vinto il primo set con un'evidente superiorità, Medvedev lamenta un problema di vesciche al piede destro e chiede un intervento medico. Il suo gioco appare subito legato e poco fluido, consentendo a de Minaur di tenere il pallino degli scambi. La testa di serie numero undici pareggia il conto dei set vincendo 6-2, poi dilaga sfruttando il secondo problema del rivale. Medvedev soffre per un infortunio all'addome e, seppur senza arrendersi, non è più in grado di reggere alla forza d'urto avversaria. Qui è bravo de Minaur ad alzare ulteriormente il livello del suo gioco, chiudendo definitivamente la sfida nel quarto parziale: i punteggi di 6-1 e 6-3 gli consegnano un successo per tre set a uno. La crescita dell'australiano sulla terra rossa è evidente e potrebbe trasformarlo in un outsider.

Lo sfidante di Novak Djokovic nei quarti sarà Casper Ruud (7), che vince una battaglia di 3h31' contro Taylor Fritz (12) e rende possibile un interessante remake: un anno fa Nole lo sconfisse nella finalissima del Roland Garros, ora la rivincita. Regna l'equilibrio nel primo set tra i due tennisti, uno scenario che porta al tiebreak: Ruud fornisce la miglior impressione e la spunta per 8-6. Nel secondo parziale Fritz ritrova il suo servizio vincente e domina il gioco, pareggiando i conti: 6-3 il parziale. Sembra il preludio alla sua rimonta, invece lo statunitense ricade in quegli errori tecnici e di concentrazione che sin qui l'hanno privato della vittoria nel Grande Slam. Ruud è glaciale, approfitta di ogni singolo errore e la chiude in quattro set: 7-6, 3-6, 6-4, 6-2 il punteggio della sfida. 

L'ultimo qualificato ai quarti di finale è Alexander Zverev (4), che sconfigge un agguerrito Holger Rune (13) in cinque set dopo 4h11' di gioco. Lo Chatrier si conferma il teatro delle maratone e, dopo quella tra Djokovic e Cerundolo, ce ne regala un'altra che si dipana in modo simile. Questa volta Rune vince un primo set molto equilibrato (6-4), nel quale il danese usa molto la smorzata e induce all'errore l'avversario, poi sparisce dal campo nel secondo con errori grossolani ed evidenti cali di concentrazione. Zverev lo vince 6-1 e riapre la sfida, per poi commettere a sua volta un errore decisivo quando avrebbe in pugno il terzo set: Rune ne approfitta, mostrando grande capacità di gestione, e torna in vantaggio di un set col 7-5. Il quarto parziale è una battaglia che sfiora l'ora di gioco: la concentrazione va a targhe alterne e si arriva al tiebreak, vinto da Sasha con un netto 7-2. A questo punto, psicologicamente e fisicamente il rivale non ne ha più, e l'ultimo set è a senso unico. Il tedesco chiude i giochi col punteggio di 4-6, 6-1, 5-7, 7-6, 6-2 molto dopo l'una di notte, regalandosi i quarti di finale.

Definite dunque tutte le sfide: Sinner-Dimitrov e Tsitsipas-Alcaraz nella parte bassa, Djokovic-Ruud e Zverev-de Minaur nella parte alta. Occhio a Nole, che ha lasciato intendere che potrebbe ritirarsi. Sente molto dolore, dopo l'infortunio accusato contro Cerundolo. 

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