L'azzurro emozionato dopo il bis australiano ringrazia il suo team e lancia un messaggio al coach Cahill: "Proverò a farti restare"
Tre set in totale controllo, tre set per prendersi il bis agli Australian Open e conquistare il terzo Slam, primo italiano di sempre a riuscirci. Sinner non lascia scampo a Zverev, l'altoatesino non ha rivali sul cemento, il tedesco può solo inchinarsi all'avversario: Jannik è più forte, il più forte di tutti in questo momento. Una finale che è stata la più logica chiusura di un torneo dominato, con quel minimo di apprensione dovuta nei primi turni a una condizione fisica ancora in divenire e al malessere accusato contro Rune. Nulla di che, vien da dire oggi, in un magnifico crescendo culminato con questo successo strameritato: "Prima di tutto - ha esordito Sinner al momento della premiazione - un pensiero per Zverev a cui auguro il meglio: 'sei un grande giocatore, tornerai qui a lottare per il titolo'. Ringrazio poi il mio team, sono felice di essere assieme a voi e spero magari di poter continuare assieme a Darren (Cahill, suo coach, ndr), proverò a convincerlo, anche se forse è l'ultima volta qui assieme in Australia. Tutto è iniziato quando ho cambiato, con Simone (Vagnozzi, ndr), voi due assieme, sono molto felice di avervi al mio fianco. E infine, grazie al pubblico che mi ha sempre sostenuto".
"Arrivando qui da campione in carica hai ancora più pressione, la finale è poi sempre più dura" ha proseguito Sinner. "Io ho avuto anche un po' di fortuna nel tie-break del secondo con quel nastro, so cosa sta provando ora Zverev. Ho provato a incoraggiarlo ma non è semplice. Sono molto soddisfatto, sappiamo quanto lavoriamo per questo. Sono partito bene, sentivo la palla e con molta aggressività. Il secondo set poteva andare in maniera diversa perché lui ha servito molto bene sulle palle break. Poi nel terzo ho fatto il break e ho servito davvero bene. Io dentro ho delle difficoltà, nel tennis può succedere ma so che in qualsiasi momento posso giocare meglio. Venivo qui senza aver giocato partite, volevo mantenere la concentrazione perché so di essere preparato per queste battaglie. E ce l'ho fatta". Infine un pensiero per la famiglia in Italia. "La coppa la porterò a casa dei miei, perché il mio appartamento a Montecarlo è molto piccolo. Sono molto più tranquillo così. Loro sanno benissimo quando sia importante per me coinvolgerli, questa volta è qui mio fratello. Ma in realtà voglio condividerlo con tutte le persone del mio piccolo paese".
In conferenza stampa, Sinner è tornato sul caso Clostebol: "Continuo a giocare così perché ho le idee chiare su cosa è successo. So che, se fossi colpevole, non giocherei così". Poi, il dribbling sulle possibilità di fare Grande Slam: "È lunga, tanto lunga. Il tennis è imprevedibile e la stagione può cambiare in un attimo. L'unica cosa che posso fare è aggrapparmi all'allenamento". Infine l'omaggio al rivale sconfitto: "Un grande giocatore, sta facendo tutte le cose nel modo migliore e sono certo che presto sarà anche lui un campione Slam".