L'azzurro mette nel mirino la terza semifinale di fila a Miami, Musetti torna a casa felice: "Miglior risultato dell'anno"
Tra Jannik Sinner e la terza semifinale a Miami c'è il ceco Tomas Machac, che ieri ha eliminato Arnaldi: "Non ci siamo mai affrontati ma guardo tanto tennis e so cosa aspettarmi da lui - ha detto l'azzurro dopo la vittoria sull'australiano O'Connell - Sta giocando un ottimo tennis e non a caso in questo torneo ha già battuto Rublev e oggi Arnaldi. È solido, inoltre sa gestire bene le partite anche con il vento".
Battere O'Connell "non è stato facile - ha aggiunto - era un po' ventoso e abbiamo avuto bisogno di un po' di tempo per adattarci. Lui ha utilizzato molti slice, io ho spinto molto sul rovescio provando a chiudere con il dritto. È stata difficile, anche mentalmente, ma bisogna accettare questo tipo di difficoltà e adeguarsi alle condizioni".
Le immagini del suo incontro con il campione di wheelchair tennis Alfie Hewitt hanno fatto il giro del mondo, un'esperienza che Jannik ha apprezzato profondamente: "I veri fenomeni sono loro - ha detto convinto -, fanno sembrare facile una cosa che facile proprio non è. Mi sono sentito fortunato nel fare questa esperienza, spero che sul circuito vengano organizzati questi tornei sempre più spesso. Mi è capitato di vedere le loro partite in Australia... a volte sono molto più divertenti delle nostre".
MUSETTI: "SETTIMANA POSITIVA"
"È stata una settimana positiva e inaspettata. Ero arrivato qui con poche aspettative, speravo solo di poter giocare e poi si è trasformato nel miglior risultato dell'anno, sia in termini di risultato sia in termini di tennis espresso". Così Lorenzo Musetti, nell'ultimo incontro con i giornalisti a Miami, dopo essere stato battuto da Carlos Alcaraz negli ottavi del Masters 1000 - Sono contento, questo sport mi ha insegnato che le cose possono cambiare da un momento all'altro, ora la speranza è di riuscire a portare questo Lorenzo nei prossimi mesi e nel resto della stagione". Ora Musetti tornerà dal suo Ludovico, per poi dedicarsi alla terra rossa: "Il mio primo torneo sulla terra battuta sarà Estoril, poi a Montecarlo avrò una bella cambiale da difendere ma lì mi sento a casa e in passato ho sempre fatto bene. Quindi farò Barcellona, Madrid, Roma e lo Slam. Ma prima voglio tornare a casa per poi ripartire con motivazione e stimoli nuovi".