Per l'altoatesino primo ATP 500 (il più giovane a vincerlo) e terzo titolo in carriera
Jannik Sinner ritrova il sorriso. Il 19enne altoatesino vince il 'Citi Open' sul cemento di Washington battendo in finale lo statunitense Mackenzie McDonald (n.107 ATP) per 7-5 4-6 7-5 dopo una battaglia di quasi tre ore e conquista il suo primo ATP 500, il terzo titolo in carriera su quattro finali disputate. Con questo successo Sinner da numero 24 sale adesso al numero 15 del ranking mondiale. Sinner, primo italiano a vincere a Washington, diventa anche il più giovane vincitore di un '500'.
McDonald porta Sinner sul 5 pari nell'ultimo set, poi l'accelerata decisiva nel 6° game, iniziato con un ace e chiuso con un passante micidiale del 19enne altoatesino. Finale e partita archiviata dopo 2h 52' e 44". Dopo Berrettini al Queen's, Sinner diventa il secondo italiano a vincere un ATP 500 in questa stagione. In questa stagione aveva già trionfato nell'ATP 250 Great Ocean Road Open di Melbourne a febbraio (il primo della carriera lo aveva conquistato a Sofia a fine 2020.
SINNER: “LA STRADA È ANCORA LUNGA”
"Non mi interessa tanto se sono il più giovane a vincere un ATP 500 - ha detto Sinner dopo la finale come riporta Supertennis -. Ci sono tanti giocatori che hanno fatto molto meglio di me. Voglio solo migliorare, lavorare tanto. Il mio team è sempre alle mie spalle, mi dà consigli. Prima di questa bella settimana avevo perso tre o quattro al primo turno. Ma è quello che fa un ragazzo di 19 o 20 anni. Non puoi essere continuo a questa età come i giocatori di 25, 26 anni che sono al vertice di questo sport. Sono molto felice di questo torneo e di questo titolo, ma non mi interessa se sono il più giovane a vincere perché so che la strada è ancora lunga". In conferenza stampa, dopo il match, Sinner ha parlato di una finale dura soprattutto dal punto di vista mentale. "Ho avuto tante occasioni che non ho potuto sfruttare innanzitutto perché il mio avversario stava giocando meglio nei momenti cruciali. Ma ho lavorato per crearmi un'altra occasione e un'altra ancora per fargli il break - ha detto - È stato un po' come andare sulle montagne russe. Ho iniziato bene nel terzo, ho cercato di giocare più veloce, a un ritmo più alto. Così l'ho breakato. Sono andato a servire per il match, prima avevo avuto due match point, ma non ho servito bene. Lui ha risposto bene, io ho sbagliato un paio di rovesci. Entrambi eravamo nella stessa situazione, abbiamo provato a rimanere forti mentalmente e fisicamente, visto che la partita è durata quasi tre ore. Io poi ho giocato anche il doppio, ma a 19, 20 anni, recuperi velocemente. Perciò penso sia una vittoria soprattutto mentale". Sinner, lucido e critico verso sé stesso, ammette anche di non aver servito bene nel terzo set. "Quando dovevo chiudere la partita, non si compiace troppo del suo nuovo best ranking, né del suo terzo titolo ATP in carriera. Per competere con i migliori del mondo, spiega, la strada è ancora lunga. "Quando affronti i migliori, devi davvero giocare il tuo tennis migliore. E penso che ci sia ancora tanto lavoro da fare - ha spiegato -. Devo lavorare duro, fare tanta esperienza, giocare partite importanti e momenti importanti nelle partite. Oggi sicuramente ce ne sono stati tanti, da questa partita posso imparare molte cose".