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Tennis, Wimbledon: Federer vince la battaglia con Nadal e vola in finale, lo aspetta Djokovic

Tre set a uno per il fuoriclasse svizzero: 7-6, 1-6, 6-3, 6-4. Il serbo piega Bautista-Agut

12 Lug 2019 - 21:05

Un incredibile Roger Federer conquista la finale di Wimbledon al termine di una battaglia vinta in quattro set contro Rafa Nadal. Un match da stropicciarsi gli occhi: finisce 7-6, 1-6, 6-3, 6-4 con lo svizzero che soffre nel secondo set, poi rialza la testa e inchioda il grande rivale. Nella dodicesima finale della sua carriera a Londra se la vedrà con Novak Djokovic, numero 1 al mondo che nell'altra semifinale batte Roberto Bautista-Agut 6-2, 4-6, 6-3, 6-2.li.

Rafa-Roger, sfida eterna a Wimbledon

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DJOKOVIC-BAUTISTA AGUT Novak Djokovic batte 6-2, 4-6, 6-3, 6-2 Roberto Bautista Agut, autore di un’ottima prestazione, ottiene la sua 71esima vittoria a Wimbledon al termine di 2 ore e 48 minuti di sfida e raggiunge per la sesta volta in carriera la finale del torneo inglese, dove difenderà il titolo. C’è subito una risposta vincente di Bautista, ma poi Djokovic porta a casa il primo game di servizio a 15. Bautista compie un grande recupero nel secondo gioco, ma tutti gli altri punti sono di Nole, che strappa il break. Il serbo vola sul 4-1 nonostante uno scivolamento, ma con un dritto incrociato risolve tutto da 15-30: l’impronta su questo match sembra già chiara. Bautista però non perde ulteriormente terreno (4-2), ma una palla corta, un pallonetto e uno stop volley riassume in un colpo solo tutto Djokovic, che tiene a zero il game del 5-2. Il suo gran passante di rovescio lungolinea gli permette di conquistare il primo set in 6-2 in 36 minuti: 93% di punti vinti con la prima di servizio per il serbo. Due rapidi game a zero regalano l’1-1 all’inizio del secondo parziale. Bautista strappa il suo primo break a 15 e lo conferma con autorevolezza. Djokovic rallenta e inizia a commettere diversi errori; tuttavia annulla due palle-break e poi vince uno scambio da 23 colpi e accorcia (2-3).

Lo spagnolo tiene il servizio a zero e conduce 4-2. Il numero 1 al mondo rimane a contatto, ma Bautista pareggia meritatamente il conto dei set con l’aiuto del nastro, complice anche il passaggio a vuoto del suo avversario. Sotto 15-30, Djokovic si tira fuori da una situazione delicata e riesce a evitare di subire il break in apertura di terzo set; il dritto all’incrocio delle righe vale l’1-1 di Bautista. Quest’ultimo inchioda il 2-2 con un ace di piazzamento e costringe il campione serbo ai vantaggi nel quinto game, vinto con fatico da Nole, che pare ancora spento e privo di energie. Il sesto gioco, però, si rivela la chiave del match: il passante di Djokovic pizzica la riga con l’aiuto del falco, poi la sua volée e il suo smash risolutivo gli consentono di prendersi il break. Djokovic cancella due palle del contro-break dopo uno scambio durissimo da 45 colpi (record di scambi sull’erba dal 2005) e vola sul 5-2; Bautista accorcia ma Nole chiude 6-3 con una volée sul nastro. Dura ben 12 minuti uno spettacolare primo gioco del quarto set: un encomiabile Bautista fa i miracoli, annulla tre palle-break e combatte esaltando il suo angolo. Djokovic ribalta la situazione e strappa un altro break (2-1). È la svolta: il serbo tiene il servizio a zero, lo spagnolo accusa il colpo e subisce un altro break. Il contropiede di dritto di Bautista che esce in corridoio fa volare sul 5-1 Djokovic che, al quinto tentativo, chiude definitivamente i giochi in un match un po’ più sofferto del previsto. Quella di domenica sarà la sua 25esima finale negli Slam.

NADAL-FEDERER Wimbledon resta il giardino preferito di Roger Federer, che a pochi giorni dal 38esimo compleanno conquista la dodicesima finale della sua vita sull'erba di Londra e lo fa al termine di tre ore e cinque minuti di gioco che riconciliano con la vita tutti i fan del grande tennis. Sarà finale con Novak Djokovic, la terza a Wimbledon dopo quelle del 2014 e del 2015 andate entrambe al serbo. Ma sarà dura anche per il numero uno del mondo, con il Federer visto in campo contro un Nadal che dal canto suo ha fatto di tutto per non perdere. Spaventando anche il suo avversario, specie in un secondo set a senso unico.

Si parte subito forte, con King Roger che si prende il primissimo gioco anche grazie a due ace. Immediato il pareggio di Nadal, che mostra di essere imprendibile al servizio perfino per Federer. Un game a 0, cui risponde a tono lo svizzero: 2-1 con tanto di ace, e anche qui chi va al servizio non lascia nemmeno un punto all'avversario. Il grande equilibrio prosegue nel quarto game (con Federer che stavolta riesce quantomeno a portarsi a 30) e fino al settimo: la partita è stupenda e equilibratissima, con pochissimi scambi vincenti e il servizio a dominare la scena. La sfida si accende quindi sul 4-3 per lo svizzero, che gioca per il break e spaventa Nadal con il suo rovescio. Al momento decisivo però scarica in rete e il maiorchino impatta sul 4-4. I turni di servizio continuano a essere mantenuti (tre ace per Federer nel nono game, quattro vincenti nel decimo per Nadal) e quasi fatalmente si arriva al tie-break, dove a Wimbledon lo svizzero vanta un parziale di 5-1 sul suo grande rivale. La tradizione viene puntualmente rispettata: King Roger subisce il primo minibreak per l'1-0 Nadal, recupera immediatamente sull'1-1, va di nuovo sotto sul 2-3 e quindi si prende sette punti di fila con le sue risposte aggressive e le sue sortite sottorete: 7-3 e un set di vantaggio per Federer.

Nel secondo set però scende in campo un Nadal ben diverso: il maiorchino riesce a reagire all'aggressività di Federer che si porta a 30 e chiude il primo game a suo vantaggio. Quindi nel secondo game spaventa il fuoriclasse di Basilea con due palle break non sfruttate: bravo Federer a chiudere un gioco difficile e a continuare il suo buon momento, portandosi avanti nel terzo game per 40-15. Qui però Nadal torna a fare il Nadal: annulla due palle break e vince il game con quattro punti di fila. Il suo vero capolavoro arriva però nel game successivo, con il break del 3-1 ottenuto praticamente annullando al servizio un Federer che non trova nemmeno un punto. Lo spagnolo continua su questa falsariga, si tiene il turno di servizio e inchioda l'avversario sul 5-1 con un doppio break in cui non lascia scampo a un Federer che sbaglia anche moltissimo. Il secondo set è segnato e va a Nadal, che si porta a casa un pazzesco parziale di 20-3. Ma la partita non è finita.

Federer infatti apre il terzo set con un turno di battuta immacolato, anche se nel game successivo riesce a strappare al suo avversario un solo punto. King Roger però è tornato in partita, e lo dimostra con il decimo ace a segno per il 2-1: nessun punto in risposta per Nadal nel set fin qui. Piove sul bagnato nel game successivo, dove Federer chiude il break point grazie a tre punti ad altissimo livello di difficoltà e pericolosità: ma in questo gioco il tennis si è messo l'abito da sera. Federer allunga quindi sul 4-1 nonostante tre palle break per il suo avversario, lottando allo spasimo e conservando il turno di servizio. Prova quindi a centrare il doppio break, ma Nadal glielo annulla due volte e resta aggrappato al set. I successivi due game sono combattuti ma non mettono in difficoltà chi è al servizio, con Federer che ha quindi l'occasione di chiudere al nono. E lo fa alla grande, in un turno senza punti da parte di Nadal in risposta: set con 15 vincenti e appena due errori per lo svizzero, che si porta in vantaggio di un set. Difficile da credere, vedendo com'era andata nel secondo.

E si va al quarto set: Nadal si porta subito sopra di un game, rimontando dal 30-15 a favore di Federer. Ma lo svizzero accelera ancora: l'1-1 è frutto di un paio di sortite micidiali sottorete, ma soprattutto nel game successivo arriva l'ultimo decisivo break. Rafa non riesce mai a portare la prima fino in fondo, Federer sugli scambi lunghi è inarrestabile e al secondo tentativo strappa il servizio all'avversario. King Roger riesce quindi a mantenere il suo servizio, anche perché dall'altra parte Nadal inizia a sentire la pressione e commette diversi errori gratuiti. Rimane però in partita con il 2-3 nel suo turno di battuta, pur tradendo qualche cenno di nervosismo. A partire dal sesto game, quindi, si entra davvero in battaglia e gli ultimi minuti della partita sono un incanto per gli occhi e per il cuore: Nadal si porta in vantaggio dopo uno scambio interminabile, Federer reagisce, rimonta e conserva il vantaggio di un break. Quindi sul 4-2 si concede anche qualche lusso di troppo, ma anche colpi di classe da urlo come un passante in faccia a un Nadal che non ci sta: se la prima non entra, quindi, sono le risposte a prolungare ancora la partita. Se il 5-3 entra facilmente a Federer, lo stesso non si può dire per il game che vale la partita: lo svizzero prova a chiudere con il secondo break del set, ma Nadal non ci sta. Annulla due match point, poi rimane attonito come il resto del pubblico di Londra quando Federer si ferma e chiama un Challenge che gli dà torto (la palla battuta da Nadal era sulla riga). Con le unghie e con i denti il maiorchino si prende quindi il punto del 4-5, il sedicesimo del game, e resta nel match. Federer serve per la vittoria, ma anche stavolta non è certo un'impresa facile: anzi, Nadal resta sempre in vantaggio e addirittura trova la palla break. Un Federer sontuoso però gliela annulla e da questo momento sarà sempre Nadal a inseguire. Un Nadal da applausi scroscianti, che annulla ben quattro match point ma alla fine cede a questo Roger Federer tirato a lucido come se il tempo non passasse mai. E con cui anche un certo Novak Djokovic dovrà fare bene i conti nella finale di questa domenica.

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