La coppia azzurra scrive una pagina storica: in semifinale battuti 6-3, 7-5 gli americani Grant e Kovacevic
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Sara Errani e Andrea Vavassori scrivono una pagina storica del tennis italiano, diventando la prima coppia azzurra in una finale di un torneo dello Slam di doppio misto. Agli US Open 2024, i due hanno sconfitto in semifinale gli statunitensi Tyra Grant e Aleksandar Kovacevic con il punteggio di 6-3, 7-5. Ora per il titolo affronteranno Taylor Townsend e Donald Young, che hanno eliminato 6-3 6-4 le teste di serie numero 8, l'indonesiana Aldila Sutjadi e l'indiano Rohan Bopanna. Per Errani si tratta dell'11esima finale Slam della carriera (una di singolare, nel Roland Garros del 2012, e nove in doppio, di cui cinque vinte), mentre per Vavassori si tratta della terza finale major della stagione (dopo Australian Open e Roland Garros al fianco di Simone Bolelli).
Nella storia degli Slam si registrano i due successi di Nicola Pietrangeli al Roland Garros 1958 con la britannica Shirley Bloomer, e di Raffaella Reggi allo US Open 1986 con lo spagnolo Sergio Casal. Inoltre c'è anche una finale persa, la prima di sempre nei major, da Uberto De Morpurgo e dalla statunitense Elizabeth Ryan contro le due leggende francesi Suzanne Lenglen e Jean Borotra.
“Si vive di emozioni, e vincere partite del genere ti lascia dentro qualcosa di diverso e speciale. A volte il misto non viene molto considerato, ma fare una finale o vincere uno Slam, in qualsiasi specialità, è una cosa incredibile - ha spiegato Vavassori a fine match -. Avere la possibilità di scrivere il tuo nome nell’albo d’oro di un torneo con questa storia e questa tradizione è sempre speciale. E poi è speciale aver ottenuto questo risultato accanto a Sara”.
“Voglio bene al Vava – ha ripetuto più volte la Errani nel corso della prima settimana degli Us Open - , ci divertiamo moltissimo a giocare insieme”. Una sintonia che ha fatto crescere entrambi: “Abbiamo un carattere simile – aggiunge il tennista torinese - andiamo d’accordo e in campo mettiamo una bella energia. Lei mi fa stare bene, è una persona su cui posso contare per tutta la partita, non ha mai passaggi a vuoto mentali e vederla sempre positiva e vederla lottare in modo costruttivo mi ha aiutato moltissimo. A me capita di avere passaggi a vuoto e delle frustrazioni durante la partita, lei invece è bravissima a resettare subito e a ripartire. L’ho sempre detto, lei ha una intelligenza tattica superiore a tutte le altre”.
“Lui a rete è il più forte di tutti, quando ci alleniamo è bellissimo vedere come si muove nei pressi della rete, gli esercizi che fa con suo padre. Se potessi copierei tutto - le parole al miele di Errani per il compagno -. Aver visto i tempi con cui si muove, e quanto rimane lì vicino alla rete, mi ha migliorato. Già dalla prima volta a Wimbledon, dopo il primo allenamento, credo di aver imparato molto anche solo osservandolo e questo mi ha aiutato moltissimo anche per le Olimpiadi”.