Il match tra il greco e l'australiano è andato ben oltre il terzo turno del torneo inglese
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Le scintille sottorete tra Sonego e Nadal sono state nulla a confronto di quanto successo nella sfida del terzo turno di Wimbledon tra Kyrgios e Tsitsipas, vinta dall'australiano in quattro set. Tra colpi bassi, polemiche, palline scagliate con rabbia in tribuna e richiesta di squalifica, il match non lasciato spazio alla noia ed è proseguito anche dopo la fine con le dichiarazioni nel postpartita. La stretta di mano tra i due in campo, fredda, c'è stata, ma la battaglia è continuata davanti ai microfoni.
TSITSIPAS: "KYRGIOS E' UN BULLO, HA UNA PERSONALITA' MALVAGIA"
Stefanos Tsitsipas ha sofferto le provocazioni di Kyrgios tanto da aver finito con lo scagliare con forza una pallina in tribuna, fortunatamente senza conseguenze se non la plateale richiesta di squalifica da parte dell'avversario: "Non so cosa mi sia passato per la testa, ho sbagliato. E' stato un incidente che di sicuro non ricapiterà, ma per fortuna non ho colpito nessuno". Il nervosismo del greco era dato tutto dall'atteggiamento di Kyrgios.
"Il suo gioco è un incessante atto di bullismo nei confronti dell'avversario. Probabilmente era un bullo anche a scuola. Non mi piacciono i bulli - ha commentato Tsitsipas -, Kyrgios ha dei tratti malvagi nella personalità e giocare contro di lui a tennis è impossibile perché ti ritrovi in un circo. Parla sempre, si lamenta di tutto... deve finirla".
Il POST PROVOCATORIO SU INSTAGRAM
Tsitsipas non si è limitato alla conferenza stampa, ma il giorno dopo la sconfitta ha postato un Instagram un messaggio polemico diretto all'avversario. "Give a man a mask and he will become his true self" si legge, proprio la frase del nuovo tatuaggio di Kyrgios: "Date a un uomo una maschera e diventerà se stesso". Una sorta di messaggio che mette in dubbio persona e personaggio dell'australiano.
LA RISPOSTA DI KYRGIOS: "HA SERI PROBLEMI, PER QUESTO NESSUNO LO AMA"
Non si è fatta attendere la risposta dell'australiano Nick Kyrgios: "Tsitsipas ha seri problemi. Nello spogliatoio sono rispettato e ho tanti buoni amici, lui invece non piace a nessuno. Accusarmi in conferenza di averlo bullizzato è da persona che non ha la stoffa, è un debole. Lui mi tirava le palle addosso, lui ha tirato la palla in tribuna. Io battibeccavo con l'arbitro, contro di lui non ho fatto nulla di irrispettoso. Visti i precedenti farebbe meglio a pensare a come battermi".