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"Le cose importanti" di Gianluca Vialli: la recensione del libro

L’indimenticabile campione racconta cosa ha imparato tra campo e malattia in una forma di decalogo: pensieri sparsi su calcio e vita

12 Gen 2024 - 15:41

Oltre al campo c'è di più, molto di più. È un Gianluca Vialli più intimo quello che si legge ne "Le cose importanti", libro edito da Mondadori e messo insieme da Pier Domenico Baccalario e Marco Ponti nel corso delle chiacchierate fatte con l'ex campione di Cremonese, Sampdoria, Juventus e Nazionale scomparso un anno fa dopo la lotta contro un tumore al pancreas, per la realizzazione di un docufilm sulla sua vita.

"Le cose importanti" è molto più che un libro sportivo ma un documento sui valori di vita di Vialli, valori in cui credeva fortemente e che ha cercato di trasmettere a chiunque gli stesse intorno, anche a noi che ora leggiamo i suoi spunti e le sue riflessioni. Per questo chiunque può approcciarsi alla sua lettura perché è evidente come Vialli significhi calcio ma allo stesso tempo la sua fortissima sensibilità lo ha portato a mettere impegno, lavoro e sacrificio in ogni aspetto della vita, visto che "il talento può essere un dono, ma anche una conquista".

"Ci sono almeno dieci cose che si possono fare senza aver bisogno di alcun talento: essere puntuali, lavorare con onestà intellettuale, impegnarsi al massimo, esprimersi bene, essere vitali, determinati, metterci tutta la passione, lasciarsi guidare, cercare di fare sempre qualcosa in più e farsi trovare pronti", una specie di decalogo che sono un manifesto del Vialli-pensiero. Un decalogo che ha applicato nel calcio come nella vita, con gli amici di tutti i giorni (per esempio Roberto Mancini e Massimo Mauro, entrambi autori dei due contributi finali del libro) così come con l'Avvocato Agnelli, dagli inizi a Cremona sino al ruolo di capodelegazione in Nazionale all'Europeo vinto nel 2020.

I proventi di questo libro sosterranno la "Fondazione Vialli e Mauro per la ricerca e lo sport Onlus" nel progetto MOMALS che si occupa di monitoraggio e analisi multi-omica della SLA nei Centri Clinici NeMO di Milano e Arenzano (GE).

© mondadori

© mondadori

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