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Più che una squadra: la fantastica stagione del Verona '99/'00

Matteo Fontana ripercorre un'annata d'oro dell'Hellas guidato da un giovane Cesare Prandelli

di Enzo Palladini
25 Mar 2025 - 15:53
 © sportmediaset

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Quando si parla del Verona, il primo flash che viene in mente è l’incredibile scudetto del 1985, vinto con la guida del grande Osvaldo Bagnoli e con grandi campioni come Hans-Peter Briegel, Preben Elkjaer-Larsen, Antonio Di Gennaro, Nanu Galderisi. Una gioia forse irripetibile, certo, ma la storia di questa società è comunque ricca di soddisfazioni, di momenti esaltanti. Tra questi sicuramente c’è la stagione 1999-2000, quando l’Hellas partì male ma poi svoltò completamente da un certo punto in poi, andando a prendersi delle soddisfazioni straordinarie.

La squadra era stata costruita da Giambattista Pastorello, all’epoca proprietario del club, che in passato aveva contribuito non poco alle fortune del Parma di Tanzi come direttore sportivo. In panchina c’era un giovane Cesare Prandelli, che si stava imponendo come uno dei migliori allenatori emergenti del campionato italiano. Pierino Fanna era il suo vice. E poi il direttore sportivo Rino Foschi, un geniaccio un po’ trasandato che ha sempre messo a segno dei grandi colpi sul mercato.

La stagione non iniziò bene: alla fine del girone d’andata, il Verona si trovava al quart’ultimo posto con 16 punti, in piena lotta per non retrocedere. Ma dalla terza di ritorno, con il 2-2 casalingo con la Fiorentina, iniziò una serie straordinaria: 15 risultati utili consecutivi. Proprio da lì parte il racconto di Matteo Fontana nel suo “Più che una squadra”. L’incipit del prologo è di quelli che fanno venire subito la voglia di andare avanti, perché chi non se lo ricordava può rivivere momenti esaltanti: “C’è stato un momento, nella primavera del 2000, in cui in tanti pensarono che il Verona non avrebbe più perso. E non soltanto in quel campionato di Serie A, ma chissà per quanto tempo ancora, di lì all’eternità. Il millennio era appena iniziato e le promesse erano di molto superiori alle paure. Di certo era così nel calcio italiano, che scoppiava di soldi e di grandi squadre”.

C’erano giocatori di talento in quella squadra. Qualcuno nella fase discendente della carriera come Gigi Apolloni, altri in piena ascesa come Sebastien Frey, Aimo Diana, Cristian Brocchi e quel Vincenzo Italiano che oggi sta raccogliendo grandi soddisfazioni nella sua carriera di allenatore. L’apoteosi di quel campionato fu la vittoria interna per 2-0 sulla Juventus di Ancelotti, vittoria firmata da una doppietta di Cammarata, che consegnò all’Hellas la salvezza matematica.

Matteo Fontana, classe 1976, è un giornalista che ha dedicato quasi tutta la sua carriera al racconto delle imprese gialloblù, scrive per il “Corriere di Verona” ed è corrispondente della Gazzetta dello Sport, oltre che coordinatore del sito www.hellas.1903. In questo libro racconta tutto, ma proprio tutto, di quella stagione straordinaria, la costruzione della squadra, i retroscena di ogni settimana, senza mai annoiare, dando l’impressione di esserci stato. Magari non sotto una panca dello spogliatoio, ma in qualche modo perfettamente sintonizzato con tutto quello che stava succedendo in quel gruppo.

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