"Vincere, vivere, sorprendere: lo stile libero di una leggenda italiana" scritto da Stefano Arcobelli
33 capitoli - quanti gli anni di Fede - suddivisi in tre parti compresa quella statistica. La vita di Federica Pellegrini viene raccontata attraverso gli episodi della sua carriera longeva, le caratterizzazioni curiose e la sua evoluzione. Da Baby Boom a Divina, un viaggio nel mito del nuoto azzurro. Arrivando addirittura a quando Tinto Brass le propose di fare un film e lei si rifiutò... “Federica Pellegrini – Vincere, vivere, sorprendere: lo stile libero di una leggenda italiana”, scritto da Stefano Arcobelli, pubblicato da Dyarkos (pagine 256, 16 euro). Prefazione di Elisabetta Caporale.
“Aveva tredici anni. E lo sguardo già duro, lungo, a tratti annoiato. Un po’ giocherellona, anziché fredda come sembrerebbe nell’impatto con chi non la conosceva”.
Inizia così la storia della sportiva più forte di sempre del nuoto italiano, un’icona riconosciuta e riconoscibile in tutto il mondo. Vent’anni che l’hanno portata a mettersi al collo un oro olimpico, salire sul podio mondiale per otto volte consecutive, vincere quattro edizioni di fila degli europei. Diventare la regina di Roma 2009 con le vittorie mondiali nei 200 e 400 stile libero con altrettanti primati fino a Tokyo 2020 alla quinta finale a cinque cerchi sempre nella sua gara del cuore, i 200 stile libero.
Una carriera in vasca, ma anche fuori perché Federica fa discutere sempre dal carattere poco malleabile, ma in continua evoluzione, agli amori da copertina. E ovviamente i risultati, qualsiasi, perché fa notizia quando trionfa, ma anche quando non vince.
Insomma una descrizione minuziosa da chi ha potuto seguire passo per passo la crescita, l’apoteosi e la maturità del personaggio sportivo che negli ultimi 20 anni ha saputo attirare l’attenzione, sempre e comunque.