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VERSO VERONA-MILAN

Verso Verona-Milan, Fonseca: "Il nostro problema è solo l'atteggiamento"

Le parole del tecnico rossonero alla vigilia del match del Bentegodi: "Nello spogliatoio c'è un bel clima"

19 Dic 2024 - 16:05
01:06 

I fischi di San Siro e la contestazione alla festa hanno rovinato la celebrazione dei 125 anni del Milan. I rossoneri, sconfitti a Bergamo e fermati in casa dal Genoa, sono in forte ritardo in classifica e contro l'Hellas Verona il tecnico Paulo Fonseca dovrà per forza di cose trovare il modo di conquistare tre punti. "La squadra si è allenata bene e sento la fiducia di tutti - ha commentato il tecnico -, ma il nostro non è un problema tattico o tecnico, ma di atteggiamento. Stiamo lavorando per crescere". In campo potrebbe tornare Theo Hernandez: "Con il Genoa non è stata una punizione, ma ha bisogno di ricaricarsi per tornare a essere il miglior terzino del mondo".

LE PAROLE DI FONSECA IN CONFERENZA

Quanto è importante la sfida di Verona per la stagione e per la squadra?
Sono tutte importanti le partite, fino alla fine della stagione. Sarà una partita difficile, ma abbiamo lavorato per vincere.

Come ha reagito Hernandez all'esclusione?
"Ho parlato con lui prima della partita contro il Genoa. Per me la situazione di Theo è facile da spiegare, ha giocato tanto anche in Nazionale e non è nelle migliori condizioni fisiche. Ha bisogno di ricaricare le batterie, per noi è un giocatore importantissimo e non è stata una punizione l'esclusione. Voglio farlo tornare nelle migliori condizioni perché per me è il miglior terzino al mondo".

Sente la fiducia della squadra? Com'è lo spogliatoio?
"Voi non potete vedere gli allenamenti e non potete capire l'atmosfera che c'è nella squadra. Questo è un aspetto positivo e questa settimana è scivolata via come le altre, abbiamo lavorato bene. Non ho mai sentito la squadra sfiduciata nei miei confronti o senza voglia di lavorare".

Come state vivendo la contestazione dei tifosi?
"Capiamo la loro frustrazione, ma non c'è nessuno che ha più voglia di vincere di noi. Lavoriamo per farlo e capiamo i tifosi, ma quello che possiamo fare è lavorare con onestà per avere risultati migliori che i tifosi meritano".

Che voto dai al tuo Milan e che margini di crescita ci sono?
"Non mi piace dare i voti perché io vedo le cose in un modo e gli altri in un altro. Rispetto l'opinione di tutti, ma non mi piace dare valutazioni. Possiamo migliorare tanto nei risultati e sono convinto che lo faremo".

Ha già parlato con la società per rinforzare la squadra?
"So che il calciomercato adesso diventerà il tema principale, ma è presto. Io parlo sempre con la società che è attenta al mercato e alle nostre esigenze. Se avremo bisogno sarà pronta a intervenire".

Con il vostro lavoro arriverete a colmare i problemi che avete o questo gruppo ha qualche lacuna da colmare?
"Stiamo vivendo un processo dal primo giorno e quello che succede è che da una partita all'altra, per esempio, risolviamo un problema come la difesa in area a Cagliari ma ne salta fuori un altro. Per me la squadra è migliorata in tanti aspetti anche se i risultati a volte non lo dimostrano. In nessuna partita l'altra squadra è stata molto meglio di noi, forse solo il secondo tempo contro il Liverpool. Lo pensano anche i giocatori, ma è una questione di testa e atteggiamento che fino a oggi è stato il principale problema di questa squadra".

Qual è il sogno di Paulo Fonseca?
"Vorrei vincere qualcosa con il Milan. Credo nei miei sogni e cerco di lavorare al massimo per migliorare la squadra".

Questo è un momento importante per il Milan?
"Le vittorie portano fiducia alla squadra e di conseguenza ai tifosi. Serve fare un filotto di vittorie e fare bene in Supercoppa".

Il Milan è ottavo e contestato: come si spiega questa situazione? Si sente a rischio?
"Non mi sento a rischio. Se parliamo solo di risultati e guardiamo solo a quelli, sicuramente non è un buon momento. Ma io non posso raccontare quello che non credo e non vedo".

In questo momento come spiega la differenza di punti con il primo posto? Cosa manca a questa squadra?
"Dal mio punto di vista non è un problema tattico o tecnico. Quando non abbiamo vinto, quasi sempre, abbiamo parlato dello stesso problema che è stato mentale e di atteggiamento. Un problema che abbiamo avuto anche quando abbiamo vinto, io analizzo sempre tutto e non solo il risultato".

Contro il Verona tornano i senatori? Jimenez lo considera anche a destra?
"In questa squadra ha giocato Torriani, Bartesaghi, Camarda, Liberali, Zeroli e Jimenez, sono sei giocatori e mi stupisco quando viene criticata la loro gestione con noi e Milan Futuro. Noi siamo in difficoltà con i giocatori, c'è emergenza. Anche Morata ha la tonsillite. Sicuramente è una opportunità per i giovani".

Se l'ambiente è positivo e gli allenamenti vanno bene, cosa succede in partita?
"Difficile da spiegare perché la settimana è sempre buona, va tutto bene fino al prepartita e dopo succede qualcosa. La squadra si fa condizionare dagli episodi a inizio partita qualche volta, ma è difficile da spiegare. Il problema caratteriale è difficile da cambiare, ma i giocatori lo sanno e vogliamo cambiare questa situazione".

I tifosi non l'hanno contestata direttamente: è una soddisfazione?
"Non è una soddisfazione. Io sento la stessa contestazione dei giocatori e dei dirigenti. Fischi e critiche le sento, ma qui lavoriamo tutti insieme per un obiettivo comune".

Si può vedere il Milan con due punte centrali dall'inizio?
"A inizio settimana ho pensato a questa possibilità, ma con la situazione di Morata (tonsillite ndr) non possiamo cominciare con due attaccanti".

Cosa vede di diverso rispetto alle stagioni con la Roma in cui aveva qualche punto in più?
"Non si possono fare paragoni di questo tipo. Ora è il tempo di avere risultati per migliorare".

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