Partita da dimenticare per le Azzurre di Mazzanti che iniziano nel peggiore dei modi la fase finale del torneo
Una sconfitta che non ci voleva e che forse nemmeno ci si poteva aspettare in queste proporzioni e dopo una prestazione così negativa. L’esordio dell’Italia della pallavolo femminile alla Final Six di Nations League a Nanchino è da dimenticare, la Turchia vince in scioltezza e ora le Azzurre se vogliono conquistare le semifinale dovranno battere le padrone di casa della Cina.
Inizio di gara in cui l’Italia resta attaccata nel punteggio grazie alla diagonale di Bossetti per il 7-6 in favore della Turchia, ma che già evidenzia una difesa italiana piuttosto disattenta e una fase di ricezione non all’altezza. In particolare Sylla appare in difficoltà e la Turchia senza pietà tira su di lei nei propri turni in battuta. A tutto questo si aggiunga una Paola Egonu con più ombre che luci, per un quadro davvero complicato per l’Italia che lentamente scivola indietro nel punteggio, fino a ritrovarsi sotto 17-12 su un altro errore di Sylla in ricezione. Nella Turchia c’è Karakurt a infierire sul già incerto sistema difensivo italiano, pallonetto vincente, poi Kubra mura Bosetti e la squadra di Guidetti è in controllo avanti 21-13. Un raro acuto di Egonu con l’attacco in diagonale stretta e un errore della Turchia con il bagher illudono l’Italia che si riavvicina a soli due punti di distanza sul 22-20, Ismailov però permette alle turche di vincere con merito il primo set.
Il secondo parziale, se possibile, è ancora più da incubo per l’Italia. Sylla trova la diagonale per il 4-3 turco, da qui in avanti però arriva un parzialone per la Turchia, con il punto del 16-7 per la formazione di Guidetti che è un’istantanea dell’intera sfida: Ismailoglu infatti è libera di attaccare senza opposizioni di alcun genere a muro, per un Italia che è in campo solo nominalmente. In questo terrificante passaggio a vuoto l’Italia si concede ogni tipo di errore possibile, tra invasioni, ricezioni sballate e invasioni a rete. A peggiorare ulteriormente la situazione ci si mette anche la difesa della Turchia che quando l’Italia riesce a costruire non fa cadere quasi mai il pallone ed è in grado di reggere anche più attacchi prima che la squadra di Guidetti conquisti il punto a proprio favore. Per la formazione di Mazzanti invece non ci sono reazioni, alternative o contromisure, il set si chiude con il servizio spedito in rete da Sorokaite.
Terzo set in cui ancora una volta la Turchia scatta subito bene, avanzando 4-0 con il muro di Akman su un’Egonu impalpabile. Karakurt sbaglia e l’Italia rientra sul 5-6, la sensazione però è che le Azzurre non siano connesse tra di loro in campo e che sia solo questione di tempo prima di un altro allungo letale della Turchia. Akman in fast fa 15-10 sul tabellone e il primo tempo di Gunes permette alle turche di rimanere in controllo in vantaggio 19-13. Piccolo sussulto azzurro nella parte conclusiva di questo parziale, Egonu e Sylla trovano punti con il muro, ace e l’attacco sulle mani del muro, Pietrini contrattacca finalmente mettendo a terra il pallone e il risultato dice 23-21 per la Turchia. Akman però conclude con la fast e regala in un solo colpo alla Turchia una vittoria mai in discussione e il passaggio alle semifinali della Nations League. Obiettivo che anche l’Italia proverà a raggiungere, ma contro la Cina, in campo con sole giocatrici under 23 in questa fase finale del torneo, servirà decisamente qualcosa di diverso.