La Federazione europea, dopo aver imposto allo Jastrzębski Węgiel di presentarsi in Italia, è tornata sui suoi passi annullando il match contro l'Itas
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L'Itas Trentino attacca la CEV dopo la decisione di rinviare l'andata dei quarti di finale di Champions League contro lo Jastrzębski Węgiel. La società di Diego Mosna si è sfogata attraverso un duro comunicato stampa che mette in dubbio le scelte adottate della Federazione europea.
L'Itas Trentino contesta in particolare un documento prodotto dalle autorità polacche che sconsigliano, ma non vietano la trasferta in Italia allo Jastrzębski Węgiel, minacciando la quarantena al rientro in Polonia. Tanto è bastato per convincere la CEV a rinviare il match dopo aver minacciato i polacchi di sconfitta a tavolino nel caso in cui non si fossero presentati: "Un foglio digitale, scritto solo in lingua polacca, può consentire quindi ad una società di non prendere parte ad una partita di Champions League, senza perdere l'incontro a tavolino o subire alcun tipo di sanzione, sportiva e disciplinare", è il commento amaro della dirigenza trentina. "Il Trentino Volley ritiene che il suo prestigio, quello della pallavolo nazionale e l'onorabilità del popolo italiano siano stati violati".