Analizziamo gli interventi più significativi su cui stanno ragionando i due candidati
L'assemblea di lunedì 8 giugno sarà chiamata a eleggere uno tra Mauro Fabris e Roberto Ghiretti come presidente della Lega Pallavolo Serie A Femminile per il triennio 2020-2023. I due candidati hanno reso noto i rispettivi programmi, molto simili in alcuni punti seppur presentando differenze di forma. Fabris apre a una Serie A 4.0, mentre Ghiretti si basa su un nuovo corso caratterizzato da alcune parole chiave come ambiziosa umiltà, progresso, trasparenza, dinamismo, condivisione, legalità e non solo.
LE SOCIETÀ AL CENTRO DEL VILLAGGIO
Il dialogo con i club resta un punto fondamentale per entrambi i candidati. Per Fabris sarà necessario preservare le video-conferenze (inaugurate in tempo di quarantena) per aumentare il confronto. Anche Ghiretti sostiene che una ideale programmazione si possa raggiungere solo attraverso molteplici momenti di incontro. "La Lega Femminile deve valorizzare i presidenti, i proprietari e responsabili delle società i quali, con la loro passione e con le loro risorse economiche, unite a quelle degli sponsor, sono la vera forza della Serie A”, ha ribadito Fabris, mentre Ghiretti lancia il suo motto: "La Lega siete voi. Sostengo da sempre che la Lega sia delle società e di nessun’altro. [...] Sarà fondamentale visitare almeno una volta all’anno ciascuna società per capire bisogni e necessità e ragionare sulle strategie".
AIUTI ECONOMICI PER I CLUB
Il tema relativo ai supporti economici per le società è tra i più delicati. Estremamente dettagliato l'intervento immaginato da Mauro Fabris, che spiega l'intenzione di ottenere: totale o drastica decurtazione delle tasse gara e costi di affiliazione nella stagione 2020/21; permettere alle società di accedere agli interventi a sostegno delle aziende colpite dall’emergenza COVID-19; applicare un credito d’imposta alle sponsorizzazioni sportive: “L’introduzione di un incentivo pari al 30% degli investimenti effettuati innescherebbe un circolo virtuoso in cui l’attività di sponsorizzazione possa contribuire al sostegno degli operatori sportivi”. Su questo punto è dello stesso avviso anche Roberto Ghiretti: “Sarà fondamentale aprire un dialogo forte con tutto il mondo delle istituzioni (Governo, Istituto per il Credito Sportivo, Regioni e Comuni) che sia finalizzato al reperimento di nuove risorse, a lavorare sul credito d’imposta e alla partecipazione di bandi europei, nazionali e territoriali”. Anche per il dirigente emiliano sarà importante definire un programma di supporto attraverso la riduzione dei costi per la stagione 2020/21 (in particolar modo per le società di A2), per lavorare poi su un’ipotesi di riordino dei campionati e su una convenzione che garantisca la massima sinergia assicurativa (e non solo) per l’utilizzo delle atlete in Nazionale che senz’altro tuteli le società e le atlete stesse, ma che al contempo valorizzi anche il ruolo dei club.
COME RIPRENDERE LE ATTIVITÀ
Fabris sottolinea la necessità di tornare in campo il prima possibile perché "le porte chiuse nei nostri impianti non possono essere sopportate in eterno". A tal proposito, l'idea è quella di sopperire ai mancati incassi da biglietteria coinvolgendo maggiormente i media televisivi per ottenere nuove risorse da versare ai club, anche di A2. Il presidente uscente paventa la possibilità di ospitare le partite di più squadre geograficamente vicine in un’unica arena predisposta per riprese TV e garantire cosi la massima spettacolarizzazione televisiva delle partite.
Per Ghiretti "servirà lavorare per la programmazione del prossimo campionato (individuando più ipotesi a seconda dello sviluppo dell’emergenza). Per fare ciò, sarà necessario anche valutare la possibilità di consorziare alcuni servizi (penso banalmente alla sanificazione degli impianti sportivi)". Il pensiero si proietta anche a lungo termine: "Vanno studiate strategie e percorsi che permettano in futuro di avere impianti pieni, aumentando la media spettatori. Pensiamo da subito a iniziative e progetti per coinvolgere gli appassionati e il popolo del volley. Servirà coinvolgere tutta la base territoriale della pallavolo (composta da atlete e società sportive) creando un modello condiviso di azione, individuando le migliori case histories già realizzate, che permetta di renderla parte integrante dei nostri spettatori. Dobbiamo lavorare ora per creare le condizioni per avere un pubblico straordinario non appena sarà possibile".
POTENZIARE LA VISIBILITÀ DELLA PALLAVOLO
Per quanto riguarda l'aspetto della visibilità e non solo, Mauro Fabris si impegna a stipulare nuovi contratti (simili a quelli attualmente in essere con Master Group Sport, RAI, PMG e SportRadar) così da garantire ulteriori margini diretti ai club, lasciando a loro maggiori ritorni e spazi da sfruttare nei loro impianti. “LVFvolley24 deve diventare il punto di riferimento per partite e rubriche, un vero canale dedicato agli appassionati di tutto il mondo. In questa ottica la Lega deve continuare ad investire sull’utilizzo dei social media e ad incentivare tutte le consorziate a fare lo stesso". Un'idea portata avanti con convinzione anche dallo sfidante. che parla di "aumentare ancora di più la visibilità della Lega, del campionato e dei suoi eventi, dei suoi club, delle giocatrici ed allenatori e di tutti i suoi personaggi”. In particolare potenziare i rapporti con le TV (RAI e Mediaset) e con la carta stampata (nazionale e locale), sviluppare sempre più i canali social e digital per renderli maggiormente funzionali ad una continua esposizione.
Ghiretti, poi, introduce una novità in termini di marketing: “Sarà necessario operare per un continuo sviluppo del prodotto volley femminile. Puntare su aspetti che fino ad oggi non sono ancora stati battuti. Pensiamo ad esempio al legame che esiste tra la pallavolo femminile e la donna italiana. Parliamo di un target di persone che hanno un fortissimo potere d’acquisto e su cui possiamo lavorare. Ma pensiamo anche a quanto le nostre atlete possano essere vere testimonial o influencer di prodotti femminili e quanto questo aspetto possa essere ancora più promosso e utilizzato. Le aziende che operano nel mondo femminile sono assoluti punti di forza e ritengo che un rapporto con loro possa essere implementato". Fabris ragione più sulla monetizzazione dei fans: "Con la trasformazione digitale si potranno anche sostenere le attività di fan engagement con progetti ad hoc, gamification e creazione di contenuti extra-gara per social. Tutte attività che impattano sulla visibilità e sulla monetizzazione, merce preziosa per tutti i club".
TUTELA GIURIDICA DELLE ATLETE
La volontà di entrambi i candidati è quella di individuare e definire tramite legge una figura diversa per le atlete, tra il professionista e quella indefinita del dilettante: "Credo sia un passaggio indispensabile - dice Ghiretti - non è più derogabile. L’obiettivo è pensare ad un concetto di tertium genus". Fabris, tra le altre cose, si impegna "perché sia rifinanziato e incrementato il Fondo Maternità per le atlete". Ghiretti insiste sulla piena valorizzazione dell’immagine delle atlete aprendo a una formazione per il post-carriera.
RAPPORTI CON LE AUTORITÀ
Tra gli interventi più importanti, sia Fabris che Ghiretti si concentrano sulla necessità di aumentare e solidificare i rapporti con FIPAV, CEV e FIVB, così da poter incidere attivamente sull'organizzazione dei calendari internazionali. Fabris aggiunge poi la volontà di rivedere il ranking europeo dei club per garantire alle squadre italiane, in considerazione del livello raggiunto, un posto in più in Champions League.
SFRUTTARE GLI EVENTI
Più eventi e più importanti: questo è l'obiettivo di Ghiretti, se dovessimo riassumere il suo pensiero. "Gli eventi rappresentano la vetrina della Lega e dei suoi club e dunque bisogna riuscire a renderli ancora più redditivi in tutti i sensi. Sarà necessario lavorare non solo ad una continua crescita degli eventi, sia a livello promozionale che di introiti, ma anche all’individuazione di nuovi eventi e nuovi prodotti che possano valorizzare l’attività della Lega". Anche Fabris ragiona in questo senso, seppur con l'idea di fondare un ente apposito che possa occuparsi di eventi, ma non solo: "Voglio riproprorre la costituzione di una società di servizi con lo scopo preciso di favorire, attraverso la ricerca e la definizione di accordi e contratti quadro, opportunità per eventi, iniziative, manifestazioni da tenersi all'interno dei Palasport (concerti, convention commerciali, congressi politici, associativi, spettacoli e mostre culturali) in modo da procurare nuove e diversificate fonti di ricavo per le nostre società".
La chiusa di Fabris: “I miei non sono impegni generici e fumosi. Ma cose concrete. Verificabili. Come ho dimostrato di essere in grado di fare”. Ghiretti, invece, insiste sulla necessità di fare squadre più che mai per superare uno dei momenti più complicati di sempre: "È ovvio che un programma non si possa scrivere in pochi giorni, ma dovrà essere pensato e ideato con l’aiuto di tutti. Abbiamo davanti a noi un mese di tempo per farlo e vi assicuro che sono aperto al contributo di tutti coloro che amano questo sport".
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