Con il presidente Buscato scopriamo segreti e princìpi di una delle più prestigiose realtà giovanili italiane
Il Veneto è da sempre uno dei bacini più importanti per il volley nazionale. Culla di atlete, allenatori e squadre che hanno segnato la storia di questo sport. E a consolidare il Veneto come territorio dalle sconfinate ricchezze pallavolistiche è stata una società, che nell'intermezzo tra il dominio in campo maschile della Sisley Treviso e dei più recenti successi dell'Imoco Volley Conegliano ha portato vittorie e fama, consacrando l'ascesa di giocatrici come Nadia Boem, Tania Poli, Manuela Secolo, Jenny Barazza, Rachele Sangiuliano e tante altre: il Volley Pool Piave di San Donà.
È la più classica delle polisportive nate in oratorio, a Noventa di Piave, che nel 2019/20 ha festeggiato i 50 anni di attività e che ha legato il proprio nome a un allenatore unico. Uno di quei pochi personaggi (assieme a Giuseppe Bosetti) ad aver mantenuto il titolo di Prof. della pallavolo: il compianto Giuseppe Giannetti. Eccezionale talent scout, scopritore tra le altre di Maurizia Cacciatori e Francesca Piccinini.
Il suo arrivo a San Donà ha cambiato la storia della società, che prima del 1997 aveva conquistato appena due trofei: "Per me è il numero uno. Giannetti andava 100 all’ora, sapeva tutto anche dal punto di vista medico e di preparazione atletica, un’organizzazione perfetta - spiega il presidente Massimo Buscato, dal 1980 nel quadro dirigenziale sandonatese. Con lui è partito il Volley Pool Piave, perché nel 1998 abbiamo vinto il primo scudetto juniores con Jenny Barazza e Rachele Sangiuliano in campo. È sempre stato definito un duro, ma per me c’è un dato significativo: in 22 anni di pallavolo qui, nessuna ragazza ha smesso di giocare. Vuol dire che non ha mai tolto a nessuna la passione per la pallavolo".
Ora la bacheca del Volley Pool Piave conta 6 scudetti, 105 titoli provinciali, 52 titoli regionali. Eccellenza tutta giovanile che dal 2012 collabora con il meglio che la pallavolo mondiale possa offrire: l'Imoco Volley Conegliano. "Ho sempre cercato una collaborazione, perché per crescere bisogna condividere con gli altri, far entrare nuove idee - spiega Buscato. Le nostre ragazze tra agosto e metà ottobre si allenano al PalaVerde quando le nazionali di Conegliano sono via. In questi anni molte atlete hanno giocato con noi nelle giovanili e poi all’Imoco". Da Eleonora Furlan a Carlotta Zanotto, passando per Chiara De Bortoli, Eleonora Fersino ed Emma Cagnin. "E poi con l’Imoco Volley School abbiamo sviluppato importanti rapporti con le scuole del territorio per il reclutamento. Abbiamo sempre fatto così per il bene delle ragazze. Ho piacere che il territorio cresca, non lo facciamo per guadagnare".
Abbonda anche il numero delle promesse del Volley Pool Piave che riempiono i roster delle nazionali giovanili. L'Under 19 azzurra ha chiamato 5 atlete nel giro gialloblù: Anna Pelloia, Giulia Marconato, Emma Cagnin, Giorgia Frosini e Loveth Omoruyi (tesserata Imoco Volley). Quattro le giovani sandonatesi chiamate per gli europei pre-juniores: Marina Giacomello, Matilde Munarini, Alice Trampus (anche lei, come Omoruyi, tesserata Imoco Volley) e Dominika Giuliani.
Ma a rendere felice il presidente Buscato non sono solo questi riconoscimenti: "La cosa bella e importante è che in 40 anni siamo riusciti a coinvolgere le persone, una cosa difficile da fare. Credo fortemente nella promozione dello sport e nel sociale. Nella vita non è importante solo vincere o diventare campioni. I valori, quando riesci a trasmetterli, sono ancora più importanti".
IL DIARIO DEL VOLLEY GIOVANILE
Cap. 5: Orago, l'accademia della pallavolo
Cap. 4: L'anno zero del Certosa Volley
Cap. 3: Visette si regala la Serie B1
Cap. 2: Ribechi, la schiacciatrice dei record
Cap. 1: Ituma, a 15 anni sulle orme di Egonu