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VOLLEY FEMMINILE

Stipendi, la proposta dei procuratori: “Taglio massimo del 10% e regole più severe”

Se la proposta non venisse accolta, potrebbero essere promosse azioni legali

16 Apr 2020 - 14:06

La questione relativa al taglio degli stipendi di staff e atleti proposto dalla Lega Pallavolo Serie A femminile è lontana dalla parola “fine”: Con una lettera inviata al presidente dimissionario Mauro Fabris, l’Associazione Procuratori ha avanzato diverse proposte, dimostrandosi contraria alla volontà iniziale di decurtare il 40% dello stipendio alla Serie A2 e il 30% all'A1.

L'Associazione Procuratori accetta e concorda il differimento del pagamento del 50% dei compensi da marzo al 21 aprile per l'A1 e al 26 aprile per l'A2 (scadenza fissata da regolamento al 10 febbraio) e il differimento del pagamento del 70% per entrambe le Serie A (pagamento contrattualmente previsto al 10 aprile 2020) all’atto dell’iscrizione del prossimo campionato (luglio 2020). Detto ciò, si propone:
- il pagamento dell'80% delle mensilità entro il 30 settembre 2020;
- il pagamento dell'90% delle mensilità entro il 30 dicembre 2020.

© LVF

© LVF

Si arriverebbe così a una riduzione massima del 10% dell'ingaggio, anche se nel caso in cui arrivassero i contributi statali i club dovrebbero reintegrare anche quel 10% decurtato ai singoli atleti: "Riteniamo in tal modo di allinearci con alcuni paesi stranieri ove, ribadiamo, nella maggior parte dei casi i compensi sono stati interamente onorati e, nelle ipotesi peggiori, sono stati decurtati del 10%".

Si chiede, inoltre, nuovi requisti per l'ammissione al campionato tra cui l'aver versato il 100% dei pagamenti e controlli più serrati sui pagamenti da parte degli organi preposti di Lega.

Per concludere, l'Associazione Procuratori evidenzia che "atlete e staff tecnici hanno prestato la loro disponibilità ed attività professionale per il 90% della stagione; pertanto, nella denegata ipotesi in cui la nostra proposta non venisse accolta e non si addivenisse ad una apertura propositiva da parte dei club, sarà nostra cura rivolgerci ad un pool di esperti legali che si prenderà carico di tutelare gli interessi nostri e dei nostri assistiti promuovendo le dovute azioni legali nelle opportune sedi italiane ed internazionali".

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