Il tecnico argentino "risolve" il problema del doppio incarico, addio anticipato a Busto che reagisce con un duro comunicato: "Gravi e ingenti danni"
Oggi è andato in scena il Velasco Day, è il giorno dell'incoronazione del monumento della pallavolo italiana alla guida della nazionale femminile dopo la risoluzione del rapporto con Davide Mazzanti. Al Centro Federale Pavesi di Milano il via all'operazione rilancio azzurro, con l'obiettivo di qualificarsi (e fare bella figura) alle Olimpiadi di Parigi 2024. Per questo ad affiancare Velasco nel lavoro ci sarebbero due tecnici di grande valore come Massimo Barbolini (coach di Scandicci) e Lorenzo Bernardi (Novara).
La questione del doppio incarico, ricordiamo che Velasco ha cominciato sulla panchina di Busto Arsizio la stagione del suo ritorno al mondo femminile dopo 27 anni, è stata risolta personalmente dal diretto interessato. Velasco ha infatti comunicato ieri sera le sue dimissioni da tecnico di Uyba cancellando le ultime speranze di Giuseppe Pirola che, fino all'ultimo, aveva cercato una soluzione transitoria che consentisse al suo allenatore di chiudere la stagione di A1. L'amarezza del presidente è espressa in un lungo comunicato diffuso in mattinata in cui si sottolineano "i gravi e ingenti danni subiti alla reputazione" con la minaccia di "opportune azioni alla sua tutela".
Uyba aveva anche chiesto un appoggio alla Lega Volley, i cui presidenti avevano ribadito la possibilità, prevista dal consorzio, di esercitare il doppio ruolo in club e nazionale. Assolutamente negativa, invece la Federvolley, da sempre contraria a questa eventualità per la nazionale italiana. Quasi un unicum nel panorama mondiale. Vale la pena sottolineare che, ad esempio, il tecnico della corazzata Conegliano esercita lo stesso ruolo nella nazionale turca. Alla fine ci ha pensato lo stesso Velasco a chiudere i discorsi salutando Busto, poco più di due mesi dopo la presentazione, giusto qualche ora prima della conferenza stampa al Pavesi.
Per quanto riguarda la Uyba, la squadra sarà probabilmente affidata al vice Juan Manuel Cichello, anche lui argentino dal passato nel volley maschile.
IL DURO COMUNICATO DI UYBA: "DALLA FEDERAZIONE TRATTAMENTO LESIVO DEL RISPETTO"
UYBA Volley Busto Arsizio comunica che da oggi il tecnico Julio Velasco non è più l'allenatore della squadra. Il coach argentino ha rassegnato ieri sera le dimissioni, ad effetto immediato, e nelle prossime ore la società comunicherà il nome del nuovo head coach.
UYBA Volley sottolinea che ha operato fino all'ultimo per la prosecuzione del rapporto con il Sig. Velasco, cercando supporto da Fipav e dallo stesso tecnico.
La società biancorossa specifica che nel contratto sottoscritto con il Sig. Velasco non erano contenute clausole rescissorie operanti in automatico in caso di sua nomina come Coach della nazionale maggiore, anzi il contratto era stato strutturato in modo che il sig. Velasco potesse ricoprire il doppio incarico (coach UYBA e coach Nazionale maggiore) senza alcuna preclusione di sorta. Per questo UYBA ha sempre ritenuto il Sig. Velasco coach della squadra almeno sino al termine della stagione, con durata contrattuale prevista nelle clausole dedicate. Nessun contatto con UYBA è stato effettuato da Fipav prima della convocazione del Sig. Velasco presso la sede Fipav per la proposta del ruolo di coach della Nazionale maggiore, cosi come non sono state verificate da Fipav con il sig. Velasco le clausole contrattuali presenti nel contratto tra UYBA e lo stesso tecnico, e ancora mai è stato chiesto da Fipav un incontro con il Presidente e A.D. di UYBA prima del comunicato stampa di nomina del Sig. Velasco quale coach della Nazionale. Mai nessun confronto è stato promosso da Fipav, ben sapendo che il Sig. Velasco fosse coach della nostra storica società, violando dunque qualsiasi norma di buona fede, correttezza e trasparenza nei nostri confronti. Mai è stato ricercato un dovuto e costruttivo colloquio da FIPAV con UYBA, il tutto in spregio ai progetti, investimenti e sacrifici di UYBA, tesserata FIPAV da 53 anni, per disputare un campionato propositivo e alla ricerca di una visione di obiettivi sportivi, culturali, etici, internazionali di sicuro interesse per tutto il sistema pallavolo (a cui la società Brera Holding ha dato credito e riconosciuto legittimazione, tanto da essere la prima società americana a investire nel mondo della pallavolo femminile).
ll comportamento di FIPAV e di tutti gli attori attivi di questo caso appare con evidenza, agli occhi di UYBA, responsabile di gravi e ingenti danni alla reputazione societaria di UYBA, al progetto sportivo della stessa a stagione iniziata, destabilizzatore della serenità dell'intera squadra (tanto in campo quanto dirigenziale, tanto per la città di Busto Arsizio che per i suoi tifosi). La società biancorossa si riserva di verificare nel proseguo tutte le opportune azioni a sua tutela, a qualsiasi titolo. UYBA Volley attende ancora da parte di Fipav un concreto riscontro e fissazione di un incontro volto ai dovuti chiarimenti, formali scuse e ricerca di adeguate soluzioni nell'interesse di UYBA e atte a salvaguardare Io svolgimento del campionato in modo regolare, paritetico, eguale. Spiace aver sinora vissuto, solo noi di UYBA, un trattamento mai immaginabile, lesivo del rispetto, dell'etica sportiva e delle regole che la FIPAV dovrebbe garantire ed esserne di esempio.