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Velasco: "Olimpiade vittoria fantastica, resto per vincere il Mondiale"

L'allenatore argentino ha confermato la propria permanenza sulla panchina dell'Italvolley fissando come prossimo obiettivo la vittoria del Mondiale

21 Ago 2024 - 11:48

Dopo la straordinaria vittoria dell'oro Olimpico, Julio Velasco è tornato a parlare del proprio futuro annunciando, di fatto, la propria permanenza sulla panchina dell'Italvolley: "Dopo un traguardo del genere era giusto fermarsi a pensare. Ho valutato attentamente e credo di voler onorare il secondo anno di contratto che ho. Abbiamo il dovere di provare a vincere il Mondiale con questo gruppo e qualcuna di nuova", le sue parole a La Gazzetta dello Sport

Facendo un passo indietro, Velasco è tornato a parlare della rassegna olimpica: "Ho iniziato ora a rendermi conto di quello che abbiamo realizzato. A Parigi eravamo così concentrati su ogni palla che non abbiamo quasi capito di essere noi i campioni". Una vittoria che può essere definita straordinaria, come sottolineato da Ct: "Per due motivi. Prima di tutto questa vittoria farà fare un salto di qualità straordinario alla pallavolo femminile". Mentre il secondo è "l’entusiasmante cavalcata. Un’estate con solo due sconfitte tra Nations League e Olimpiadi e la prima è arrivata senza le giocatrici di Milano e Conegliano, reduci dalla finale di Champions". E sull'aggettivo che userebbe per descrivere il gruppo delle azzurre, Velasco non ha dubbi: "Fantastico! Sono speciali come i ragazzi della Generazione dei Fenomeni che ho allenato in passato: essendo due gruppi forti la cosa speciale è la loro voglia di imparare. Tutte le ragazze si sono messe a disposizione per il cambiamento". 

Al suo rientro in Italia, Julio Velasco aveva parlato anche della possibilità di rimanere alla guida della nazionale fino alle Olimpiadi di Los Angeles 2028: "Vediamo, è presto", la sua risposta nel corso dell'intervista alla Gazzetta. Poi anche un passaggio su Paola Egonu, partendo dal murale imbrattato: "È un problema che riguarda la nostra società". Nonostante tutto, Paola ha dimostrato di essere la migliore: "In tanti dicono questo: per lei può essere una gratificazione ma anche un problema in quanto crescono ancora le aspettative su di lei. Sul tema del razzismo o cose simili in me troverà sempre un difensore. Su altri aspetti si deve invece alleggerire e spero che questa vittoria l’aiuti. Ha troppe pressioni. Quando uno dice che è la migliore del mondo e deve vincere sempre è molto difficile. Non mettiamole troppe pressioni. Partire da favoriti non è sinonimo di successo. Lo abbiamo visto a Parigi con noi e ma anche con altri atleti". 

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