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Volley, Champions: Lube in finale

La Lube supera 3-0 Belchatow e affronterà a Berlino lo Zenit Kazan, vincente per 3-1 sulla Sir Safety

10 Apr 2019 - 22:26

Civitanova vince agevolmente anche la semifinale di ritorno della Champions League di volley contro Belchatow, replicando il 3-0 in Polonia, e vola così a Berlino. Non c’è stata praticamente mai partita, con i marchigiani che staccano il biglietto per la finale già dopo il secondo set vinto. Non sarà però una finale tutta italiana, perché Perugia si inchina allo Zenit Kazan, trionfatore nelle ultime quattro edizioni, perdendo 3-1 in Russia.

CIVITANOVA-BELCHATOW 3-0 (25-15, 25-20, 27-25)
Civitanova vola alla finale della Champions League di Volley con un netto 3-0 che replica quello dell’andata in terra polacca. I marchigiani affronteranno a Berlino lo Zenit Kazan, dominatore assoluto delle ultime quattro edizioni della competizione internazionale. L’impatto per la Lube è stato subito efficacie e i ragazzi di Fefè De Giorgi hanno potuto festeggiare già dopo il secondo set vinto. Tre ace consecutivi di Leal regalano il distacco a Civitanova, che vola sul 7-4 dopo il bel botta e risposta tra Stankovic e Ebadipour. Juantorena trova l’attacco vincente in diagonale lunga, mentre vanno out le palle spinte in primo tempo da Kochanowski e Wlazly (11-5). Il muro di Simon fornisce alla Lube il punto del 14-8, l’ace di Sokolov vale il +8 (18-10). Ebadipour prova a fare tornare in partita Belchatow, ma Bruno e Juantorena consentono ai padroni di casa di darsi lo scatto decisivo per poi vincere il primo set sul muro di Sokolov (25-15). Simon prova subito a far volare i marchigiani (3-1), Katic e Wlazly i conti pareggiano ma il primo tempo non facile di Stankovic fissa il risultato sull’8-6. Juantorena e Simon vanno a muro (12-9), Klos e Kuchanowski impattano sul 14 pari, prima che l’ace di Leal e il mano out di Juantorena avvicinano Civitanova a 5 punti alla finale (20-17). Il muro di Stankovic, la bomba di Simon e il primo tempo perfetto di Sokolov regalano anticipatamente il biglietto per Berlino. Il terzo inutile set diventa così una pura formalità, che comunque consente alla formazione di De Giorgi di replicare esattamente il 3-0 dell’andata in Polonia. Belchatow fa restare in bilico l’ultimo parziale fino ai vantaggi, che vengono poi vinti da Civitanova 27-25 sull’attacco fuori da zona 2 di Orczyk. Il prossimo 18 maggio Civitanova ha la grande possibilità della rivincita, dopo la finale persa l’anno scorso proprio contro Kazan.

KAZAN-PERUGIA 3-1 (22-25, 25-23, 25-23, 26-24)
È ancora lo Zenit Kazan ad infrangere i sogni europei di Perugia. Dopo il ko dell’andata, i Block Devils cadono anche in Russia vedendo così sfumare il sogno della finale di Champions League. Niente da fare per i ragazzi di Bernardi, che hanno lottato alla grande ma commesso troppi errori per poter pensare di compiere l’impresa. Grande tensione in avvio, con lo Zenit che scappa complici i tanti errori al servizio di Perugia. I Block Devils però iniziano piano piano a macinare proprio dalla linea del servizio, dove i turni di Leon e poi di Atanasijevic scalfiscono le sicurezze dei russi in seconda linea. Un grande muro di Ricci su Ngapeth, che commette anche un paio di clamorose ingenuità, lancia la Sir che poi grazie a un ace di Lanza mette al sicuro il parziale. La partita sale di livello ed alcuni scambi strappano applausi a dismisura; Perugia mostra un Atanasijevic pimpante, Kazan fatica in attacco commettendo degli errori pesanti con Mikhailov; ma si va punto a punto e proprio nel finale la difesa dei padroni di casa aumenta i giri e consente a Mikhailov di chiudere il set e di impattare. Proprio l’opposto russo spadroneggia nel terzo set togliendo spesso le castagne dal fuoco allo Zenit; i Block Devils faticano a trovare continuità e l’esperienza dei russi è determinante con Butko che orchestra bene l’attacco. Così Kazan sulle ali dell’entusiasmo completa l’opera, con Perugia che si rammarica per non aver sciorinato sicuramente una delle sue migliori prestazioni e per non avere raggiunto una finale tutta italiana.

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