L’Imoco perde la finale di Lubiana e non riesce a difendere il titolo europeo conquistato l’anno scorso. I tridentini ko con Kedzierzyn-Kozle
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Il Vakifbank Istanbul si laurea campione d’Europa di volley femminile per la quinta volta nella storia. Sconfitto nella finale di CEV Champions League a Lubiana (Slovenia) Conegliano. Il risultato finale dice 25-22, 25-21, 23-25, 25-21 a favore delle turche. Gli errori delle Pantere nel finale sia del primo sia del secondo set indirizzano la sfida già dopo i primi due parziali. Niente bis (consecutivo), rivincita turca dopo il ko di un anno fa. Anche per quanto riguarda gli uomini, a vincere la Champions non è una squadra italiana: i polacchi del Kedzierzyn-Kozle, infatti, stendono Trento nella finale di Lubiana. Nell’atto conclusivo maschile in Slovenia termina 25-22, 25-20, 32-30. Secondo trionfo consecutivo in Champions per lo Lo Zaksa e sempre contro i tridentini.
CONEGLIANO CEDE A ISTANBUL
La Prosecco Doc Imoco Conegliano è costretta ad arrendersi nella finale di Champions League di volley femminile a Lubiana. Nella capitale della Slovenia, infatti, le Pantere non riescono a collezionare il titolo europeo per la seconda volta nella loro storia, che sarebbe stata anche consecutiva. Il Vakifbank Istanbul si prende la meritata rivincita in quattro set: 25-22, 25-21, 23-25, 25-21 il risultato finale. Riscattata, così, la delusione dell’anno scorso a Verona proprio contro la formazione trevigiana. Alla fine ha vinto la squadra che ha meritato di più e che ha sbagliato di meno. Niente lieto fine, quindi, per questo splendido ciclo di Conegliano che è stata troppo fallosa per potere pensare di battere un Vakifbank più squadra e più efficace in tutti i fondamentali.
L'Imoco non inizia certo al meglio questa Super Final, incassando un break subito importante (0-4). Egonu ci mette però davvero poco a scaldarsi da posto due, iniziando il suo show fatto di diagonali strettissime, parallele imprendibili e qualche pipe a scaldare il pubblico dell'Arena Stozice. Sul 21 pari, la squadra di coach Santarelli getta però via tre palloni pesantissimi, cercando le mani del muro turco senza mai trovarle. Il club di Istanbul vince così il primo set. Nel secondo, gli errori in battuta limitano infatti molto l'Imoco, che scivola anche a -6 (7-13) prima di risorgere dalle proprie ceneri. A pensarci è sempre Egonu, con un turno in battuta che manda in tilt tutta la ricezione del VakifBank e riapre un set che sembrava praticamente già perso. Nel momento clou della frazione riemerge però tutta la tenuta mentale del club turco, con Haak che da posto 2 firma due attacchi pesantissimi nell'economia del set (17-20).
Dopo anche questa frazione vinta, il set successivo sembra poter lanciare il VakifBank al “cappotto”. Gabi e Haak proseguono nella serie di colpi importanti e molto intelligenti, con la schiacciatrice brasiliana che alterna parallele devastanti a grandi pipe da posto 5. Egonu sale però in cattedra, per arrivare a 29 punti e firma la parallela del 25-23 con cui le Pantere cercano di riaprire questa finale. È solo però un’illusione. L’8-3 con cui l'Imoco prova a scappare viia nel 4° set sembra far presagire un altro tie-break da leggenda, come successe lo scorso anno a Verona, ma stavolta il VakifBank non si disunisce e rimane aggrappato al sogno del titolo europeo. I primi tempi di Gunes spaccano definitivamente la frazione e l'Imoco non ha più energie per riaprire di nuovo la partita. Gabi si prende la scena, chiudendo con 23 punti e il 61% di eccellenza in attacco, oltre al 67% di ricezione positiva, mettendo insieme un'altra grandissima prova in una carriera stellare.
TRENTO SI ARRENDE ALLO ZAKSA
Trento sbatte contro lo Zaksa Kedzierzyn-Kozle, perdendo in maniera netta la finale di Champions League di volley maschile andata in scena alla Dvorana Center Stozice di Lubiana (Slovenia). I ragazzi di coach Angelo Lorenzetti si sono dovuti inchinare per la seconda volta di fila: in tre set (25-22, 25-20, 32-20) al cospetto della compagine polacca, che si laurea campione d’Europa per la seconda volta consecutiva. I polacchi si mettono in luce nei momenti decisivi: sul 19-20 nel primo set fanno la differenza, poi mettono il turbo dal 14-15 nel secondo parziale e nella terza frazione riescono ad annullare un set-point e a chiudere i conti alla settima occasione. Gli schiacciatori Matey Kaziyski (16 punti), Alessandro Michieletto (13) e Daniele Lavia (6) sono apparsi distanti dalla forma dei giorni migliori, sotto la regia di Riccardo Sbertoli. I centrali Srecko Lisinac (9) e Marko Podrascanin (4) non hanno dato il contributo necessario per invertire l’inerzia del match. Lo Zaksas ringrazia lo schiacciatore Kamil Semeniuk (27 punti), supportato dai martelli Aleksander Sliwka (7) e dall’opposto Lukasz Kaczmarek (13).